Caradonna lancia Clab, luogo di incontro tra idee e persone

Il 24 ottobre scorso ha preso il via nel rinnovato centro ottico di Modugno il progetto ideato dal professionista pugliese per riunire un pubblico eterogeneo intorno a esperienze coinvolgenti: l’evento ha avuto ospite Riccardo Scandellari, esperto di personal branding, che ha presentato il suo ultimo libro “La scimmia nel cassetto”

«Immaginatevi un laboratorio di idee con l’obiettivo di mettere in connessione le persone, per condividere esperienze e generare emozioni nuove». Così commenta a b2eyes TODAY Nico Caradonna, ottico, ortottista e appassionato di digitale, la nascita della sua nuova “creatura” chiamata Clab. Il nome racchiude un doppio significato. «Clab è l’acronimo di Caradonna Lab, inteso come spazio di contaminazione tra pensieri, arte e innovazione e club, assonanza che rimanda a luogo d’incontro fisico nel quale incontrarsi e apportare concetti nuovi e interessanti, anche con eventi che spaziano dalla musica alla cultura, fino a conferenze vere e proprie».

È con questa ambizione che il 24 ottobre scorso si è svolto il primo appuntamento con Caradonna a fare gli onori di casa e introdurre come ospite Riccardo Scandellari (nella foto principale, a destra, con l'ottico pugliese in occasione dell’evento), docente di marketing e comunicazione presso diversi istituti universitari nonché tra i massimi esperti di personal branding in Italia. Lo studioso emiliano ha presentato, davanti a un pubblico selezionato di una cinquantina di partecipanti, il suo ultimo libro, La scimmia nel cassetto. «Scandellari, cui devo la passione per il personal branding, ha parlato dell’importanza di tirare fuori le nostre “scimmie dal cassetto”: metafora per spronare tutti quanti a cercare di far conoscere i propri sogni e realizzarli - spiega Caradonna - È stato un intervento coinvolgente, nel quale ci si è soffermati sulla parte tecnica, il marketing, solo dopo aver “apparecchiato la tavola” con argomenti presenti nelle nostre vite: quanti di noi, ad esempio, hanno progetti che ci fanno emozionare e che ci piacerebbe riuscire a realizzare?». Il formatore ha poi esposto alcuni argomenti legati al concetto di “fare di se stessi un brand”, in particolare «sull’importanza di saper comunicare i propri valori e le proprie capacità rispetto alle risoluzioni di un problema riguardante una nicchia di mercato, come può essere la nostra - aggiunge Caradonna - Infine, ha fatto capire ai presenti che i sogni riguardano tutti noi e non solo le persone che lavorano o che hanno a che fare con il marketing».

La riuscita del primo evento, cui seguiranno altri ma senza cadenza fissa, lascia convinto Caradonna della bontà del progetto, che lo ripaga dei tanti sforzi fatti per la sua realizzazione. È dal 2013, infatti, che il professionista pugliese coltiva questa idea passando per studio e ricerca, culminata con una ristrutturazione e un re-branding del negozio avvenuto nel febbraio scorso. In mezzo c’è stato un passaggio generazionale, «con un cambio netto dell’impostazione del punto vendita, senza perdere però i valori che negli anni hanno determinato il successo dell’attività». Oggi Ottica Caradonna-Visioni su misura si presenta come uno spazio coinvolgente e contaminante e Clab ne è il suo naturale spin-off.

Dario Andriolo

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