Il professionista pugliese, che il 1° luglio al Palazzo dei Congressi di Firenze interverrà all’evento in plenaria “L’ottico che verrà” nella sezione Ottici trendsetter, ha di recente ripensato il suo blog per condividere con i professionisti della visione la propria esperienza, proponendosi anche come consulente. «Mi sono messo nei panni di chi oggi ha qualche difficoltà a comprendere quali siano le strategie più giuste da adottare per la propria attività o semplicemente di quanti non sanno come presenziare sui social media in maniera efficace», spiega a b2eyes TODAY
Quando è nato, circa cinque anni fa, il blog aveva un target di riferimento diverso, quello dei consumatori in cerca di informazioni sul mondo dell’ottica. «Oggi invece il pubblico è il professionista che desidera trovare indicazioni su come svolgere meglio il proprio lavoro nell’era digitale - afferma al nostro quotidiano Nico Caradonna (nella foto) - Prima costruivo contenuti pensati per le persone che, ad esempio, cercavano informazioni in particolare attraverso Google: mi ero reso conto che quanto proponeva la rete spesso rischiava di confondere il potenziale cliente. Questo lavoro, però, è proseguito attraverso tutte le attività e il blog di Ottica Caradonna, per cui si sono create delle sovrapposizioni e ho deciso di destinare lo spazio di Ottico del Web per parlare ai colleghi e raccontare la mia esperienza con la digitalizzazione del punto vendita».
Il nome del blog è rimasto invariato, ma l’organizzazione è stata completamente ripensata, con l’obiettivo primario di dare un’impronta diversa, di innovazione. Caradonna ha così suddiviso lo spazio in sezioni, di cui due per lui fondamentali: una è focalizzata sul marketing, con contenuti che riguardano il personal branding per il professionista e il marketing e la comunicazione offline per il centro ottico, la seconda è dedicata ai social media, Facebook, Instagram e Twitter in primis, ovvero tutti quei canali che oggi sono importanti per trasferire al consumatore ciò che si fa. «Poi ci sono altre due sezioni: eyewear, in cui parlo di quegli occhiali che un professionista dovrebbe conoscere, perché consentono di essere ispirati, il che aiuta a posizionare e differenziare i nostri negozi e dunque fa parte della strategia di impresa - aggiunge l’ottico di Modugno - Infine c’è la sezione pensieri, quello spazio digitale in cui raccolgo le mie riflessioni su argomenti di attualità legati all’ottica, condivise per creare una sorta di dialogo e generare uno scambio di idee utile».
Nel rivisitare il layout, Caradonna ha voluto “metterci la faccia”. «Ci sono sempre io in primo piano, perché al contrario di un’agenzia, che a volte è qualcosa di depersonalizzato che segue la tua comunicazione, volevo far capire che dietro ai contenuti pubblicati c’è una persona reale e trasferire il messaggio che chi lo desidera può farmi domande, cui sono ben felice di rispondere, perché in quel momento sto facendo qualcosa di positivo per il settore, di cui beneficiamo tutti - conclude Caradonna - E attraverso il blog mi propongo anche come consulente strategico di marketing, specificatamente per l’ottica, in maniera più strutturata rispetto a quanto abbia fatto in passato. Da un lato condivido le mie esperienze, che possono servire da spunto, dall’altro mi pongo come professionista che può essere di supporto nell’individuare come fare bene ciò che è più utile per il lavoro di ottico, nel comprendere certi meccanismi e applicarli al proprio caso, visto che ogni realtà ha la sua identità: è un ramo collaterale della mia attività».
N.T.