Anfao: un’etichetta certificherà la sostenibilità dell'occhiale

Potrà essere fisica o virtuale: l’iniziativa fa parte del progetto lanciato dall’associazione che ha l’obiettivo di attestare, con il supporto di Certottica, la reale riduzione dell’impatto ambientale per la realizzazione sia dei singoli componenti sia degli articoli finiti del settore occhialeria

La sostenibilità è oggi sempre più al centro dell’attenzione globale, il mercato si sta infatti muovendo verso una maggiore sensibilità dei consumatori alle tematiche ecofriendly, che spesso influenzano anche le loro scelte di consumo. Queste riflessioni portano a riconoscere una necessità contingente per le aziende che vogliono essere in prima linea puntando lo sguardo ai temi di trasparenza e sostenibilità. Per questo il progetto di Anfao è finalizzato allo sviluppo di un programma che consenta di certificare la sostenibilità sia dei singoli componenti sia del prodotto finito nell’ambito del settore occhialeria, in modo da valorizzare l’impegno degli associati per il miglioramento della prestazione ambientale della filiera attraverso l’adozione di un’etichetta fisica o virtuale.

Il progetto di certificazione, condotto insieme agli advisor dello Studio Fieschi e presentato in occasione della recente assemblea annuale dell’associazione confindustriale, unirà la conformità a standard e norme di settore alla flessibilità di un programma proprietario, permettendo di definire una strategia di filiera salvaguardando l’identità di ciascuna realtà.

«Le etichette dovranno essere sviluppate su basi scientifiche, che prevedono il rispetto di criteri specifici come consumi di energia e materiali, e richiedono la certificazione da parte di un organismo indipendente, Certottica - si legge in un comunicato di Anfao - Le informazioni riportate dall’etichetta dovranno essere verificabili, accurate, chiare, non fuorvianti e facilmente leggibili. Inoltre, le etichette contribuiranno a una riduzione degli impatti ambientali associati ai prodotti: saranno identificati infatti solo quelli che soddisfano specifici criteri di preferibilità ambientale complessiva».

«Questo progetto vuole dare uno strumento nuovo e competitivo a tutte le aziende che già operano seguendo i concetti di trasparenza e sostenibilità: infatti attraverso questa label lo potranno certificare in maniera ufficiale e volontaria», afferma nella nota Giovanni Vitaloni, presidente di Anfao.

(red.)

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