Anfao e Certottica: insieme per una lista di prodotti pericolosi per l’uomo

Il dossier è frutto di oltre dieci anni di lavoro congiunto e mette per la prima volta a disposizione delle aziende dell'eyewear un elenco completo e costantemente aggiornato di sostanze classificate in base al loro fattore di rischio

Una lista che definisca in modo chiaro ed efficace i parametri di conformità ai principali regolamenti internazionali di tutti i materiali e le sostanze impiegati nel mondo dell’eyewear. A presentarla, il 13 ottobre presso la sede di Certottica Group a Longarone, il pool di partner che in oltre un decennio ha contribuito alla sua creazione e definitiva stesura: la Product Restricted Substances List è stata infatti redatta da un team di lavoro allargato, composto dalla capofila Anfao e dalla stessa Certottica, in collaborazione con Intertek, società che si occupa di verificare la qualità e la sicurezza di prodotti, processi e sistemi.

«L’iter ha preso il via nel 2010 quando, in seguito all’entrata in vigore del Regolamento Europeo Reach, che sta per Registration, evaluation, authorisation of chemicals, proprio la Commissione tecnica di Anfao, presieduta da Enrico Tormen e coordinata da Certottica, iniziò a studiare quali materiali, tra quelli comunemente impiegati in occhialeria, entrino più facilmente a contatto con la cute umana, valutandone poi l’impatto sulla stessa e associando a ciascuno di essi il corrispondente fattore di rischio - si legge in un comunicato congiunto - In seguito il team di lavoro si è concentrato sulla composizione chimica delle sostanze prendendo in esame gli additivi (acceleranti, antiossidanti, coloranti, ecc) quale principale fonte di pericolo. Il documento, frutto di questa lunga e attenta analisi, a oggi rappresenta un unicum, nonché un fondamentale strumento di supporto al servizio delle aziende del comparto: a breve potranno consultarlo in autonomia direttamente dal sito di Anfao nell’area riservata agli associati, in quanto metterà per la prima volta a loro disposizione un elenco dettagliato di componenti catalogati sulla base della loro effettiva pericolosità per l’uomo».

Durante l’evento sono intervenuti, tra gli altri, Enrico Tormen, presidente della Commissione tecnica di Anfao, che ha illustrato il contesto tematico all’interno del quale è maturato il progetto, Giuseppe Da Cortà, al quale è stata consegnata una targa celebrativa per l'apporto di conoscenza e competenza dato al settore dell’occhialeria nel corso della sua carriera e che, sempre per la Commissione tecnica di Anfao, ha spiegato le motivazioni della nascita della lista, Alessia Amadio, responsabile del laboratorio chimico di Certottica, che si è soffermata sull’importanza della sicurezza chimica dei prodotti e sui casi di non conformità registrati sul prodotto occhiale e che, al termine della presentazione, ha guidato una visita all’interno dei laboratori di Certottica. Corrado Facco, amministratore delegato di Certottica Group, ha aperto i lavori, ricordando che questo dossier «è fondamentale per le imprese del sistema eyewear, che da oggi potranno contare su un sistema di classificazione chiaro e in costante aggiornamento per assicurare all’utilizzatore finale un grado di sicurezza sempre maggiore».

«Oggi anche nell’occhialeria le tematiche ESG sono diventate un focus imprescindibile e noi vogliamo essere in prima linea nel portare il settore verso scelte consapevoli e all’avanguardia che possano confermare il primato dell’occhialeria italiana a livello internazionale - ha dichiarato a margine il presidente di Anfao, Giovanni Vitaloni - In tale direzione è da intendersi questo lavoro, così come lo sarà il programma di Certificazione di Sostenibilità di prodotto CSE, che a breve potrà essere adottato dalle nostre aziende» (nella foto, da sinistra: Tormen, Barbara Chiarandà di Certottica Group-Corporate Affairs & Compliance, Facco e Da Cortà).

(red.)

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