Amgo: la prevenzione va fatta in tutte le stagioni della vita

L’evento nazionale, organizzato dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e dall’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza Onlus di Bologna e rivolto a classe medica e area ottico optometrica, si terrà il 13 e 14 settembre al Centro Congressi del Lingotto a Torino

“Le stagioni della vista” (nella foto, la locandina) non è solo il titolo del prossimo Congresso Amgo, progetto avviato nel 2013 dall’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza Onlus di Bologna, ma è anche un messaggio che vuole esprimere l’evento stesso, dedicato ai professionisti della vista e della visione, nonché a psicologi e neuropsichiatri, coinvolti nella gestione di ciechi e ipovedenti. «Il focus del nostro appuntamento itinerante è approfondire il discorso della prevenzione e riabilitazione visiva - spiega a b2eyes TODAY Federico Bartolomei, ortottista e coordinatore delle attività di ipovisione all’Istituto Cavazza – Tratteremo, quindi, tutti gli aspetti della vista dall’infanzia all’età senile, perché è sempre il momento giusto per salvaguardare la visione».

Si partirà venerdì 13 settembre con i corsi che occuperanno l’intera mattinata. Nel pomeriggio, all’interno delle varie plenarie si susseguiranno le stagioni della vita: con i titoli Primavera, Estate, Autunno e Inverno verranno analizzati i vari periodi, da quello neonatale, con l’analisi di possibili patologie riscontrate alla nascita, a quello giovanile, con l’approfondimento, tra gli altri, della progressione miopica; dall’età adulta, con argomenti focalizzati su glaucoma e retinopatia diabetica, fino a quella senile, con la degenerazione maculare umida e trofica.

«Daremo inoltre un nuovo sguardo alle più recenti tecnologie riservando ampio spazio anche alla telemedicina - aggiunge Bartolomei - Sabato 14 settembre si terrà una tavola rotonda dedicata ai Centri oculistici sociali: fanno capo all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e svolgono varie attività, fra cui l’intenzione di avviare proprio un progetto di telemedicina».

Verrà analizzato anche il registro Dare Invat, lo studio multicentrico nazionale frutto della raccolta dati di diverse strutture che condividono dati relativi alle esperienze d’uso degli ausili da parte di soggetti con disabilità visiva. «È un’iniziativa di carattere scientifico che permette di ricavare numerosi risultati utili a migliorare la collaborazione tra gli operatori dei centri di educazione e riabilitazione visiva - dice ancora il professionista bolognese - L’argomento occuperà uno spazio importante sia in plenaria sia in una tavola rotonda dedicata».
F.T.

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