Il Ministero dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministero della Salute, decreta che «si abilitano all’esercizio della professione di Fisico mediante l’espletamento di un esame di Stato da svolgersi con le modalità semplificate di cui al presente decreto: a) per la “sezione B-settore Fisica” dell’Albo, coloro che hanno conseguito o conseguono il titolo di laurea in Scienze e tecnologie fisiche-classe L-30 ovvero il diploma di laurea in Scienze e tecnologie fisiche-classe 25 in base all’ordinamento previgente; b) per la “sezione A-settore Fisica” dell’Albo, coloro che hanno conseguito o conseguono il titolo di laurea magistrale in Fisica-classe LM-17, in Scienze dell’universo-classe LM-58 o in Modellistica matematico-fisica per l’ingegneria-classe LM-44, ovvero la laurea specialistica in Fisica-classe 20/S, in Scienze dell’universo-classe 66/S, in Modellistica matematico-fisica per l'ingegneria-classe 50/S o il diploma di laurea in Fisica in base agli ordinamenti previgenti», si legge nel testo di legge.
Secondo Aloeo, il decreto colma un vuoto normativo rimasto aperto dalla legge Lorenzin e segna un passo concreto verso il pieno riconoscimento istituzionale della professione di Fisico e Fisico Iunior, rafforzando il ruolo di queste figure nel panorama scientifico e sanitario nazionale: rappresenta un traguardo fondamentale poiché sancisce il riconoscimento istituzionale di un percorso sostenuto e promosso negli anni dall’associazione stessa. «Fino a ora i laureati in Ottica e Optometria, insegnamento appartenente alla classe L-30 o alla classe 25 previgente, potevano richiedere l’iscrizione all’Ordine Territoriale dei Chimici e dei Fisici competente nella Sezione B se in grado di soddisfare i requisiti professionali previsti dall'art. 6 del decreto ministeriale del 23 marzo 2018 (che ha attuato la legge Lorenzin, ndr): questo primo passo permetterà a tutti i colleghi laureati dopo il 2014 di potersi iscrivere alla Federazione nazionale dei Chimici e dei Fisici, attuando il proprio diritto al lavoro qualificato e tutelato - si legge sul sito di Aloeo - Essere iscritti a una federazione professionale significa avere una voce unitaria e autorevole nei tavoli istituzionali, beneficiare della prevista tutela e rappresentanza nelle sedi ministeriali, partecipare a una rete di confronto e crescita professionale e contribuire al rafforzamento dell’identità e della dignità della nostra professione. Il decreto rappresenta l’inizio di un percorso che ci vede tutti coinvolti: i prossimi passaggi serviranno a consolidare la professione optometrica in Italia e renderla sempre più vicina alle esigenze della società e del benessere visivo».
Del decreto si è discusso il 23 novembre in occasione del Convegno annuale di Aloeo, al quale erano presenti i vertici della Federazione (nella foto, tratta dalla pagina Facebook di Aloeo). «Al di là delle materie oggetto dell’esame, tale passaggio normativo rappresenta uno step necessario per validare il percorso formativo effettuato dai laureati in Ottica e Optometria e consentire l’iscrizione alla Federazione nazionale dei Chimici e dei Fisici, imprescindibile per l’esercizio della professione sanitaria - commenta a b2eyes TODAY Daniela Bonafede, presidente dell’associazione - Ora non resta che attendere le attività professionali attribuite agli iscritti, tramite i decreti attuativi, un passaggio normativo che seguiamo con la massima priorità e che completerà l’iter di attuazione della legge Lorenzin. Ci auguriamo che questo rappresenti l’avvio di un percorso capace di sviluppare sinergie e collaborazioni tra i diversi professionisti della visione, a partire dal nostro settore, nell’interesse comune della salute visiva della popolazione».
Angelo Magri