Afragoli e Brogi: cosa è cambiato oggi nell’ottica

Con il presidente di Federottica e il numero uno di Nau! si concludono i flash più significativi della tavola rotonda all’ultimo Congresso Zaccagnini, incentrata sui cambiamenti generazionali in atto tra i consumatori e sulle risposte che può dare la filiera dell’ottica

«Si può affermare che per l’ottica di fatto è cambiato poco: di certo oggi si cercano prodotti tecnologicamente evoluti e di gusto, ma meno legati al brand», ha dichiarato Andrea Afragoli. Forse perché quella del brand e, soprattutto, quella del prodotto è un’esperienza di valore data quasi per scontata, come ha sottolineato Fabrizio Brogi. «Oggi esiste un set di valori comunicato e condiviso, soprattutto dalla futura classe dirigente, i nati dagli anni 80 in poi, che può farsi traduttrice di due mondi, i giovanissimi e le generazioni che li hanno preceduti, molto diversi quanto a vissuto e conoscenze che portano con sé – ha aggiunto il presidente di Nau! – Ma perché questo avvenga, dobbiamo avere dietro di noi un elevato livello di esperienza in termini di formazione, di azienda e così via». Tant’è che, come ha ricordato ancora il presidente di Federottica, «la scelta della cosiddetta etichetta da dare al proprio centro ottico sul mercato diventa fondamentale: se la sbagli, è finita» (nella foto, da sinistra, Afragoli e Brogi).
A.M.

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