Le due organizzazioni diventano un'unica entità nell'ottica di aumentarne l'impatto e fare la differenza: il lavoro continuerà a livello globale con un focus in Africa e in Asia
L’unione delle realtà italiana e statunitense è basata sul desiderio di garantire a Optometry Giving Sight (nella foto, il logo) la possibilità di ottenere risultati più significativi e sostenibili a beneficio dei milioni di persone che soffrono di cecità evitabile.
«Optometry Giving Sight è stata fondata nel 2003 come iniziativa congiunta del Consiglio mondiale di optometria, l'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità e il Brien Holden Vision Institute per risolvere il problema debilitante della disabilità visiva in tutto il mondo - si legge in un comunicato di Ogs - Con il supporto delle aziende del settore ottico e optometrico, dei professionisti dell'optometria e dei donatori individuali, Optometry Giving Sight finanzia programmi per fornire eye care alle comunità svantaggiate, formare ottici professionisti in loco e sviluppare infrastrutture sostenibili nei paesi in via di sviluppo». Dalla sua fondazione, grazie ai fondi raccolti Optometry Giving Sight ha finanziato progetti, con più di 23 milioni di dollari, raggiungendo 7,6 milioni di persone che hanno potuto usufruire di servizi di base eye care, 14 mila ottici e optometristi sono stati formati nei paesi in via di sviluppo, 133 centri fondati. Ognuno dei quali serve una media di tremila persone all’anno e 40 paesi nel mondo hanno beneficiato di questo supporto.
La decisione di unire le due organizzazioni si è basata sul desiderio di garantire che Optometry Giving Sight possa ottenere risultati più significativi e sostenibili a beneficio dei milioni di persone che soffrono di cecità evitabile. «È un onore aver collaborato con Optometry Giving Sight Italia e desidero continuare a supportarne le attività - dichiara Daniela Manenti, presidente di Optometry Giving Sight Italia - Ringrazio Francesco Cerasi per il lavoro svolto in Ogs in questi anni: questo rinnovamento garantirà una continuità di risultati e un servizio migliore alle comunità bisognose ora e in futuro».
(red.)
