Anche l’ottica vuol dire fiducia?

Negli anni 60 nacque il famoso slogan pubblicitario “Galbani vuol dire fiducia”. Oggi però, nell’era del distanziamento sociale, questa non basta perché il cliente finale si fidi di noi

Tra i molti eventi web di settembre, CooperVision ne propone uno su contattologia e nuova normalità, al quale partecipo come relatore, con un focus sulla resilienza del mercato delle lac e la visione del cosiddetto “oceano blu” del contattologo che ha voglia di reagire all’“oceano rosso” dello scontista, dell’e-commerce, del 3x2 dei centri commerciali. Una ricetta per pochi, quei pochi che sapranno imporre il proprio modello di contattologia rendendo “speciali” anche le lenti a ricambio frequente grazie a tecnologia, servizio, competenza e fidelizzazione.

Proprio quest’ultima parola resta però oggi sulla punta della lingua. Un altro relatore dello stesso webinar, Paolo Iabichino, noto direttore creativo e conoscitore del nostro mercato, antepone alla fidelizzazione la fiducia e lo fa a buona ragione. Il suo è un algoritmo perfetto. La parola è bella, croccante, paradossalmente usata oggi meno che in passato. Fiducia. Come ricorda lo scrittore Marco Balzano, in un suo intervento di qualche tempo fa nell'inserto culturale Robinson di la Repubblica, la parola deriva dal latino fides e significa “riconoscimento dell’affidabilità dell'altro”: indica qualcosa che si conquista sul campo, che richiede l’incontro e il contatto. La fiducia, aggiunge Balzano, non è come la fede, non ci si abbandona liberamente: occorre familiarizzare, esporci, condividere, misurare chi ci sta davanti. Solo dopo tutto questo può scattare la fiducia individuando il nostro depositario di tanto bene.

Come si fa, però, a riscuotere fiducia nell’era del distanziamento sociale? La fiducia, che si conquista da vicino, dovrà essere sostenuta da un altro fattore: la reputazione. Possiamo iniziare ad aver fiducia anche per qualcuno o qualcosa di nuovo, se di questo abbiamo un’elevata reputazione nata nel tempo e finora mai sfociata in nulla per svariati motivi. Reputazione nasce sempre dal latino reputare, avere una certa stima e considerazione di qualcuno. Potete considerarvi ottici degni di reputazione? Siete in grado di riscuotere e mantenere fiducia da parte del vostro pubblico? Usate la fidelizzazione come logica conseguenza dalla vostra reputazione e della fiducia che vi riconoscono? Pensateci bene. È una risposta importante.

Nicola Di Lernia

Professione