Il Consiglio di amministrazione, riunitosi lunedì 30 marzo, ha cooptato Paul du Saillant come nuovo amministratore del gruppo italo-francese. Rinviate assemblea degli azionisti ed eventuale distribuzione del dividendo
Lunedì sera Laurent Vacherot (nella foto), dopo una carriera quasi trentennale in Essilor International, ha lasciato anche l’incarico di ceo. Con effetto immediato, du Saillant ha assunto le responsabilità di Vacherot, «incluso il ruolo di ceo di Essilor International e i poteri delegati a Vacherot il 13 maggio 2019 da Leonardo Del Vecchio, presidente esecutivo, e Hubert Sagnières, vicepresidente esecutivo – si legge in una nota di EssilorLuxottica - In questa veste, lavorerà direttamente con Francesco Milleri, vicepresidente e amministratore delegato di Luxottica, per implementare e attuare le strategie e il processo di integrazione di EssilorLuxottica».
Alla luce dell'attuale epidemia di Covid-19, il Consiglio di amministrazione del gruppo italo-francese ha anche deciso di rinviare l'assemblea annuale degli azionisti, prevista per il 15 maggio, al 25 giugno 2020 e di tenerla a porte chiuse. Inoltre, il Cda ha deciso di sottoporre a nuova valutazione, da effettuarsi in una data successiva, la precedente decisione sulla distribuzione del dividendo annunciata il 6 marzo 2020: in tale data deciderà se confermare, ridurre o cancellare il dividendo in base all'evoluzione della situazione.
Secondo quanto riportato dai principali media nazionali, Vacherot avrebbe pagato le conseguenze della truffa thailandese, scoperta all’inizio dell’anno, che ha provocato un impatto finanziario di circa 190 milioni di euro e aveva già creato tensioni all'interno del Cda di EssilorLuxottica nelle scorse settimane. La prima a uscire di scena per questa vicenda era stata a inizio marzo Hilary Halper, che aveva lasciato il ruolo di co-cfo di Essilor International.
(red.)