Gli occhiali, da sole soprattutto, sono un must nella città francese: non tanto per filtrare i raggi, quanto per le celebrities, per difendersi dagli attacchi di fan e fotografi e per gli aspiranti tali per fingere di difendersi. E i negozi di ottica si adeguano con effetti speciali, dalle vetrine agli interni
Molto probabilmente la settantatreesima edizione del Festival di Cannes, prevista dal 12 al 23 maggio, verrà rinviata a causa delle misure prese dal governo francese per l’emergenza coronavirus. Ma indipendentemente dall’eventuale posticipo gli ottici della città francese hanno vetrine, insegne, interni invitanti e a effetto. Come Royal Optique (nella foto, di Giovanna Dal Magro, l'interno), al 17 del Boulevard, da vent’anni con una fastosa insegna con corona e occhiali, lampadari a gocce, candelabri a bracci, divani di velluto e l’eyewear della maison top. Tutti i più importanti brand da GrandOptical, nella vicina rue d’Antibes, con un interno invece contemporaneo in linea con gli occhiali dalle lenti blu dell’insegna. Due cerchi con luci, stilizzazione di una montatura, indicano Optica, sempre in rue d’Antibes. Nonostante il negozio sia stato aperto nel 1888, l’arredo è essenziale con svariati elementi e decorazioni etniche e un’unica vetrinetta in stile per esporre i pezzi più eclatanti. Danny Bos, il titolare, e la sua équipe sono sempre a disposizione per consigli in base alla morfologia del viso. Vetrate a tutta altezza e funzionali scaffalature da Marc Le Bihan in rue du Commandant André. Figlio di ottici, con un’azienda a Parigi dal 1955, dal 2001 ha aperto negozi in Costa Azzurra: Nizza, Aix en Provence, Saint Tropez e appunto Cannes nel 2014. Propone i brand più importanti, una serie di marchi di nicchia pressoché introvabili in Francia e i modelli Peter and May disegnati dalla figlia Laura, i preferiti dalle star da quando Scarlett Johansson li ha indossati nel film Lucy di Luc Besson del 2014.