«Prendiamo atto dell’uscita del gruppo di Leonardo Del Vecchio dalla nostra associazione, con dispiacere per quello che ha rappresentato, cioè la storia del nostro settore negli ultimi 50 anni, e per il contributo che ha dato alla sua evoluzione e a quella di Anfao, ma abbiamo avuto le adeguate rassicurazioni che dal punto di vista tecnico e commerciale le relazioni proseguiranno», commenta a b2eyes TODAY Giovanni Vitaloni (nella foto)
Così il presidente di Anfao valuta la notizia, pubblicata nei giorni scorsi dai media alla luce delle comunicazioni rilasciate da Luxottica ai sindacati, di uscire dall’associazione di categoria, dopo che circa un anno e mezzo fa l’azienda di eyewear aveva già detto addio alle rappresentanze territoriali in Confindustria. Secondo Luxottica quest’ultima decisione è, di fatto, una naturale conseguenza di quella appunto del maggio 2018, benché nell’ambiente dell’ottica abbia prodotto più di qualche stupore. «Non abbiamo ricevuto una motivazione ufficiale al riguardo, per cui siamo convinti che la scelta sia soprattutto politica e quindi legata alla precedente uscita dalle territoriali - prosegue Vitaloni - Quel che conta, tuttavia, è che Luxottica ci abbia dato ampie garanzie sull’adesione a quelle che saranno le decisioni in merito al prossimo rinnovo contrattuale di primo livello, sulla partecipazione a Mido 2020, dove la presenza dell’azienda è molto importante, e sul mantenimento di un canale aperto con Certottica per quanto riguarda le attività di normazione e certificazione».
Ma c’è un altro aspetto che il numero uno di Anfao vuole sottolineare. «La nostra associazione rimane comunque un punto di riferimento per l’intero settore, con tutte le altre grandi realtà industriali aderenti, oltre naturalmente alle piccole e medie imprese», afferma ancora Vitaloni.
A.M.