La normativa comunitaria ha trasformato la fluoresceina da medical device a vero e proprio presidio medico, costringendo quindi le case fornitrici a una complessa procedura di registrazione che ne rende la produzione meno appetibile. «Ma senza l’utilizzo della fluoresceina l’applicazione di lenti a contatto perde di qualità nel controllo, soprattutto per quanto riguarda la valutazione degli effetti della lente sulla superficie oculare – ha detto Luigi Lupelli (nella foto) – Sembra che ci sia una norma europea che l’abbia fatta diventare un presidio medico, per cui il prodotto si trova ancora ma con più difficoltà». Secondo Nicola Pescosolido, docente di malattie dell’apparato visivo presso la Sapienza di Roma, «la conseguenza sarà un aumento dei prezzi della fluoresceina, ma questo varrà per tutti i “coloranti” utilizzati in campo oftalmologico, tra cui il verde di lissamina, che può essere un’alternativa alla fluoresceina, o il rosa bengala».
A.M.