Roma: nasce la prima Carta della Salute dell’Occhio

Promossa da Apmo, associazione guidata dall’oftalmologo Francesco Bandello, è stata realizzata in collaborazione con Aimo, Siso e con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Intergruppo parlamentare Prevenzione e cura delle malattie degli occhi: la presentazione del documento è avvenuta la scorsa settimana nella Capitale, con la partecipazione di alcune delle principali aziende oftalmiche

«La salute degli occhi in Italia sta vivendo una vera e propria emergenza silenziosa: sono oltre 6 milioni gli italiani con patologie oculari, dei quali un terzo con una riduzione della vista invalidante, costretti ad attendere mesi, se non anni, per una prima visita oftalmologica o per un intervento di cataratta - si legge in un comunicato dell’Associazione pazienti malattie oculari - E questo accade, sebbene a macchia di leopardo, ovunque sul territorio nazionale».

Da queste premesse nasce la Carta della Salute dell’Occhio, promossa dall’Apmo e realizzata nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “La salute dei tuoi occhi non perderla di vista”, in collaborazione con l’Associazione italiana medici oculisti e la Società italiana di scienze oftalmologiche, rispettivamente guidate da Alessandra Balestrazzi e Teresio Avitabile, entrambi presenti all’evento di Roma (nella foto, il tavolo dei relatori), con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Intergruppo parlamentare prevenzione e cura delle malattie degli occhi e di altri diciotto tra organismi dei pazienti e società scientifiche.

Il paper fotografa l’attuale scenario assistenziale delle principali patologie degli occhi nel paese, facendo emergere i progressi compiuti, ma anche le criticità di sistema, configurandosi quale road map dell’oculistica in Italia. Si tratta di «uno strumento centrale della campagna e asset di riferimento nell’ambito di questa specialità, per creare sensibilità e informazione nell’opinione pubblica e suggerire ai decisori politici, attraverso la redazione di istanze prioritarie, una serie di azioni che, se accolte e tradotte in interventi concreti, potrebbero portare a un potenziamento della prevenzione e a un miglioramento dei percorsi di diagnosi e cura erogati dal Servizio sanitario nazionale, garantendo così l’appropriatezza terapeutica e l’accesso a cure innovative con una migliore gestione della disabilità visiva e della qualità di vita dei pazienti, oltre a una complessiva riduzione dei costi, diretti e indiretti, che gravano sul Ssn e sui cittadini», precisa la nota.

«Investire in oculistica significa investire in salute dei pazienti e in risparmio per il sistema sanitario - dichiara nel comunicato Francesco Bandello, presidente di Apmo e direttore della Clinica Oculistica Università Vita-Salute San Raffaele di Milano - La Carta della Salute dell’Occhio vuole spiegare a chiunque quali e cosa sono le malattie oculari, qual è il loro impatto sulla vita e sui costi, quali benefici e vantaggi si possono ottenere con le cure e l’importanza della prevenzione e di regolari controlli della vista. Ogni capitolo si chiude con una sezione rivolta ai decisori politici per orientarli verso scelte lungimiranti di investimento premiante e lo abbiamo fatto riportando numeri ed evidenze scientifiche aggiornati».

La Carta è incentrata sulle maculopatie e retinopatie, sulla degenerazione maculare legata all’età, patologie descritte nel primo capitolo. Una parte è invece dedicata alla cataratta. Il documento si focalizza anche sulla malattia dell’occhio secco e sul glaucoma. Il quinto e ultimo capitolo tratta i difetti refrattivi.

«Attraverso l’Intergruppo parlamentare e i tavoli ministeriali sulla cataratta e sulle intravitreali, senatori e deputati lavorano da circa un biennio in collaborazione con gli esperti del settore, per trovare le migliori soluzioni legislative ai problemi della salute visiva e del benessere del cittadino - commenta nella nota il senatore Giovanni Satta, co-presidente dell’Intergruppo parlamentare per la prevenzione e cura delle malattie degli occhi e membro della Commissione Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale del Senato - Un esempio è stato l’importante incremento di 65 milioni di euro sui Lea, per la voce “chirurgia della cataratta”, ottenuto dopo aver valutato gli enormi passi avanti che la ricerca in oftalmologia, e ancor più la chirurgia oculare, hanno prodotto negli ultimi anni, disponendo ormai di tecnologie d’avanguardia, che la sensibilità del ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha compreso, recepito e difeso nelle sedi governative opportune, ottenendo l’extra gettito, favorevolmente accolto dal mondo medico e da quello dei pazienti, attraverso Apmo, con soddisfazione e plauso. La Carta della Salute dell’Occhio è una fondamentale sintesi di tutte queste attività e auspichiamo che possa diventare una road map per le istituzioni sanitarie a tutti i livelli».
A cura della redazione

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