Appassionato della professione, preciso in maniera quasi maniacale, generoso e dalla mente aperta: così Cinzia e Claudia ricordano il padre Angelo Corti (nella foto principale), ottico e optometrista attivo a Merate dal 1969, mancato all’età di 77 anni.
Nato nel 1947 a Sesto San Giovanni, nell’hinterland milanese, aveva intrapreso il percorso di formazione in ottica nel capoluogo lombardo. «Quando aveva sedici anni, mio nonno gli comprò una mola che collegò alla lavatrice - racconta a b2eyes TODAY Cinzia Corti, ottica, da trent’anni attiva in negozio, dove segue la parte commerciale, amministrativa e di vendita, insieme alla sorella Claudia, laureata in Ottica e Optometria, che si occupa del lato professionale - Papà, che studiava e per fare pratica lavorava presso l’allora Ottica Color di Milano, andava in giro per i negozi della città e dintorni a prendere gli occhiali, li montava e li riconsegnava: cominciò così. In seguito, nel 1969, si spostò a Merate e aprì il suo primo punto vendita». Sposatosi nel 1972 con Maria Cardinale, con lui dietro al bancone per mezzo secolo e mancata due anni fa, trasferì l’attività dapprima in via Verdi e infine, nel 1996, in via Alcide De Gasperi, presso il centro servizi Le Piazze, dove Corti Centro Visione ancora oggi si trova.
Durante tutto questo periodo Angelo Corti non smise mai di investire tempo ed energia nella formazione, battendosi per la propria e quella altrui. «Si specializzò in optometria a metà degli anni 70 con i primi corsi biennali gestiti dalla Regione Lombardia. Era così appassionato di tale disciplina che lottò per decenni per avere la laurea: un percorso che, come molti altri professionisti, ha sempre desiderato fosse elevato a livello accademico e per cui si è tanto adoperato, anche perché fosse una professione riconosciuta - prosegue Cinzia - Fu uno dei primi laureati in optometria al College Americano di Verona e nel 1991, con un gruppo di circa 15 ottici, si recò in Lettonia, dove conseguì il titolo di studi presso l’Università di Riga. Mentre si trovava nel paese appena resosi indipendente dall’Unione Sovietica, fu ospitato da una famiglia locale: all’epoca la popolazione versava in condizioni piuttosto disagiate e papà insieme ai colleghi si dedicò a eseguire controlli visivi e applicazioni di lac per cercare di aiutare chi ne aveva più bisogno».
Presidente di Assopto Lecco dal 1978 al 1985, nell’83 Corti «fondò G.O.L., che a tutt’oggi è il gruppo di acquisto in ottica più longevo e ancora esistente in Italia, diventato negli anni Gruppo Ottici di Lombardia, perché si è espanso logisticamente a partire dalla zona lariana - aggiunge l’ottica - Questa per mio padre non è stata solo una realtà dai semplici risvolti commerciali, ma un modo per potersi confrontare tra professionisti e per seguire i tantissimi corsi di aggiornamento che organizzava per sé stesso e i suoi colleghi».
Persona dalle ampie vedute, Corti amava molto viaggiare e portò con sé le figlie sin da quando erano piccole, per aprire loro la mente. «Facevamo viaggi davvero importanti perché papà voleva vedessimo il mondo al di fuori del nostro contesto - prosegue la professionista meratese - I valori più grandi che ci ha trasmesso sono il rispetto verso il prossimo e nei confronti del cliente, la serietà e la precisione: un aspetto, quest’ultimo, che per lui aveva un’estrema importanza e su cui basava davvero ogni cosa, ma che gli è servito per diventare ciò che era. Oltre ai viaggi adorava il giardinaggio e rilassare la mente nella natura».
Anche dopo aver ceduto il testimone, circa otto anni fa, Angelo Corti era di casa nel suo centro ottico. «Era una persona che non si poteva fermare, veniva in negozio, parlava con i clienti facendo public relation, stava con noi e controllava che tutto girasse bene: insomma supervisionava la sua creatura, che aveva fatto crescere come la desiderava. Ma non era invadente, ormai sapeva di potersi fidare e di averla lasciata in buone mani», ricorda Cinzia.
Conosciuto e rispettato dalla sua numerosissima clientela, giunta ormai alla terza generazione e proveniente non solo da Merate ma anche da Monza e dal bacino circostante, aveva una grande passione per la contattologia. «Gli piaceva in particolare occuparsi di cheratocono, cercava sempre le soluzioni meno invasive possibile per contenerlo - conclude Cinzia - In generale aveva questa mission, voler trovare il migliore approccio ai problemi visivi, specialmente ai casi più complessi, che sovente gli oculisti della zona, con cui aveva una bella collaborazione, gli inviavano» (nella foto sopra, Angelo Corti con la figlia Claudia alla premiazione del cinquantesimo anniversario del negozio, in occasione di Maestro Ottico, a Firenze).
Nicoletta Tobia