«Questo provvedimento introduce nella gamma delle competenze e delle abilità professionali dell’ottico una serie di innovazioni che ridisegnano il contenuto delle funzioni a lui attribuite e rafforzano l’acquisizione di skill di area optometrica, la sua funzione di prima barriera di difesa della salute dell’occhio e il carattere esclusivo delle attribuzioni peculiari di controllo, correzione della vista e applicazione e gestione delle lenti a contatto - si legge in una nota dell’Istituto Zaccagnini - L’insieme delle disposizioni che si applicano con questo decreto, il quale recepisce le più recenti innovazioni apportate dall’optometria e dalle tecnologie informatiche alle scienze della visione, sancisce il ruolo dell’ottico e dell’optometrista e ne innova e amplia il campo di azione, rendendo l’acquisizione delle competenze, conoscenze e abilità che descrive obbligatorie per l’esercizio pubblico della professione».
Contenuti, modalità di apprendimento, limiti, rischi e vantaggi che una corretta interpretazione della normativa comporta saranno affrontati nella giornata di lavori del Congresso interdisciplinare 2022, con una serie di sessioni, tavole rotonde e dibattiti: interverranno «docenti e professionisti di primo piano nella diffusione delle scienze della visione e ci sarà la testimonianza di ottici attivi professionalmente nella filiera ottica», ricorda il comunicato (nella foto, la tavola rotonda all'ultima edizione dell'evento, nel 2019).
(red.)