«La nostra è un’azienda che da tempo pone grande attenzione alle tematiche green, applichiamo criteri rigorosi sulla gestione dei rifiuti, sul risparmio energetico, le nostre sedi sono illuminate con impianti a Led e cerchiamo di fare un percorso educativo con i nostri collaboratori, sempre tenendo presente i concetti legati al rispetto dell’ambiente», afferma a b2eyes TODAY Claudio Villella (nella foto), customer service, distribution e branch manager di Carl Zeiss Vision Italia.
In linea con tali principi di ecocompatibilità e di sostenibilità è anche l’ultimo progetto portato avanti da Zeiss, chiamato Paper Free, che negli ultimi mesi è stato completato presso la sede centrale e che a settembre sarà introdotto pure in tutte le sei filiali per consentire un risparmio non solo di carta, ma anche indiretto per quel che riguarda la movimentazione e lo smaltimento. «Abbiamo sviluppato, all’interno di un concetto di Industria 4.0, l’utilizzo di un’etichetta digitale a polarizzazione d’inchiostro con cui abbiamo azzerato l’uso della carta nei nostri reparti operativi e che sostituisce il vecchio job ticket, il foglio su cui venivano scritte le lavorazioni da eseguire», spiega il manager.
Su tale etichetta vengono caricati digitalmente tutti i parametri necessari per gli operatori, che sono aggiornati in tempo reale: l’implementazione riguarda il magazzino, la distribuzione dei prodotti a stock e le aree produttive di trasformazione, ovvero tutto l’aspetto di montaggio e sagomature, nonché le colorazioni. «La sfida era sia informatizzare e rendere più efficienti i processi che seguono la ricezione dell’ordine, inviato tramite Visustore o tramite il canale tradizionale, sia annullare le possibilità di errore intrinseche nella manualità, ottimizzando di conseguenza le tempistiche e la qualità del servizio offerto - aggiunge Villella - In sede questo obiettivo è stato raggiunto con successo, ora è importante estenderlo a tutte le nostre filiali operative per portare l’attenzione su aspetti così importanti anche nel resto d’Italia».
N.T.
