Soi: al via oggi il primo Congresso virtuale

L’evento, che si terrà online da oggi sino al 31 maggio, è stato presentato dal presidente Matteo Piovella in occasione di una diretta che si è svolta mercoledì scorso sulla piattaforma Zoom, alla presenza di una cinquantina di giornalisti: manterrà il format di quello fisico, chirurgia in diretta compresa

«Sarà un Congresso assolutamente pari a un a evento tradizionale: gli oftalmologi coinvolti hanno dovuto dedicare più tempo alle relazioni per adeguarsi alla nuova modalità di incontro virtuale – ha rivelato il presidente Soi durante la diretta (nella foto), moderata da Nicoletta Carbone, giornalista di Radio 24 - L’evento sarà focalizzato sull’attualità e sul Covid-19: anche noi dobbiamo, come classe medica, darci delle risposte».

Dal programma si evince che il Congresso ha mantenuto il format originario, con moduli e interventi su vari argomenti che si svolgeranno anche contemporaneamente in diverse sale e auditorium virtuali, tra i quali il partecipante potrà scegliere e cui potrà accedere per seguire la relazione dal vivo. E, come di consueto, il sabato sarà dedicato alla chirurgia in diretta, questa volta dal Centro di Microchirurgia Ambulatoriale di Monza, diretto dallo stesso Piovella.

Dall’incontro con la stampa è emerso che se l’attività degli studi medici privati è ripresa con le dovute precauzioni, il sistema sanitario nazionale ha registrato con la pandemia un dato incontrovertibile: deve essere sicuramente migliorato. Immancabile, dunque, il riferimento al Covid-19, che secondo i dati riportati dal presidente Soi, ha obbligato in Italia il rinvio di oltre 250 mila interventi oculistici e tre milioni e mezzo di visite oftalmologiche. Piovella è ritornato, quindi, sull’argomento sottolineando l'obbligo del tampone «nonostante la difficoltà e la presunta carenza, mentre tale esame dovrebbe essere effettuato come viene eseguita una normale glicemia prima di ogni intervento: tutti ne abbiamo diritto per la nostra sicurezza». L’invito ai cittadini è comunque di tornare a curare gli occhi, di recarsi dall’oculista, perché, ha sostenuto Piovella, studi privati e pubblici sono sicuri e non a rischio di contagio.

F.T.

 

Professione