L’iter richiede che un'azienda «risponda a oltre 300 domande dettagliate su governance, lavoratori, comunità e impatto sull'ambiente ed è molto apprezzato come riconoscimento delle buone pratiche commerciali, responsabilità e proattività sociale e ambientale - si legge in una nota di Sea2see - Le società che ricevono la certificazione devono sottoporsi a verifica ogni tre anni, dimostrando un continuo impatto positivo».
Lanciato cinque anni fa con una gamma di 18 occhiali da sole “seastainable”, il brand ha promosso un processo che trasforma i rifiuti plastici in una materia prima riutilizzabile grazie alla creazione di una propria infrastruttura per la raccolta della plastica marina (nella foto). «Lo scarto raccolto viene utilizzato per realizzare montature di qualità in Italia - conclude il comunicato - Oggi l'azienda propone 300 modelli vista e sole per uomo, donna e junior attraverso quasi quattromila punti vendita ottici in tutto il mondo».
(red.)
