Safilo, il quarto trimestre avvicina il 2023 all’anno precedente

Oltre alle vendite in linea con il 2022, l’ultimo esercizio del gruppo di eyewear si è chiuso con i principali indicatori economico-finanziari in miglioramento, secondo i dati preliminari esaminati dal Cda il 30 gennaio scorso (nelle tabelle sotto)

Nel quarto trimestre le vendite nette preliminari di Safilo (nella foto principale, il rendering della sede, a Padova) hanno fatto segnare una crescita dell’1,7% a cambi costanti (-2,7% a cambi correnti) e del 3,3% al netto delle vendite nelle ex catene GrandVision. A sua volta il 2023 si è chiuso per la società di Padova con vendite nette preliminari in flessione del 2,4% a cambi costanti e del 4,9% a cambi correnti, mentre la performance del business organico è stata pari a -1,4% (La performance delle vendite organiche è a cambi costanti ed è calcolata sui marchi di proprietà e le licenze, non terminate, presenti in entrambi i periodi a confronto, ed esclude anche il business attribuibile al contratto di fornitura con Kering Eyewear, ndr).

«I ricavi dell’esercizio si sono quindi avvicinati molto a quelli registrati nel 2022, nonostante i venti contrari rappresentati dalla perdurante debolezza del mercato nordamericano e dal calo di oltre il 60% dei ricavi realizzati nelle ex catene GrandVision - si legge nella nota di Safilo - Al netto di quest’ultimo effetto le vendite organiche del gruppo sono aumentate dell’1,6%, grazie al buon andamento dei marchi propri, in particolare di Carrera e Polaroid, in forte crescita per il secondo anno consecutivo, e di Blenders, tornato in progressione dopo la fase di normalizzazione post-pandemia delle vendite nei canali online. Il 2023 ha continuato a evidenziare anche l’ottimo sviluppo di Smith nel canale direct-to-consumer, che ha consentito al marchio di tornare in crescita nel secondo semestre, in un anno, per il settore sportivo, influenzato da un certo rallentamento dell’attività nei negozi fisici».

Per quanto riguarda le licenze, nel 2023 le collezioni eyewear di Boss e Tommy Hilfiger «hanno ulteriormente confermato la valenza di questi marchi quali fondamentali punti di riferimento nel panorama dell’occhialeria, mentre tra le licenze più recenti si sono distinte le performance a doppia cifra registrate nell’anno da Carolina Herrera, marchio entrato a far parte del portafoglio Safilo nel 2022, e da David Beckham, brand lanciato per la prima volta nell’eyewear nel 2020 e già diventato tra i principali del gruppo», prosegue il comunicato.

Nell’ultimo anno l'Europa «ha recuperato quasi completamente il forte calo del business nelle ex catene GrandVision e chiuso l’esercizio in sostanziale stabilità rispetto ai livelli, in forte crescita, registrati nel 2022 (-0,6% a cambi costanti, -3,1% a cambi correnti, -1,3% a livello organico) - precisa la nota - Nell’esercizio la performance organica dell’area, anche al netto del business nelle ex catene GrandVision, è stata pari a una crescita di circa il 7%».

Sempre su base preliminare, la performance economica di Safilo «è stata caratterizzata dal significativo miglioramento della marginalità industriale lorda adjusted, che, in forte progressione anche nel quarto trimestre, si è attestata nell’anno a circa il 59% delle vendite, ben al di sopra rispetto al margine del 55,5% registrato nel 2022 - sottolinea il comunicato - A livello di Ebitda adjusted, l’esercizio si è chiuso con un margine di circa il 9%, a fronte di una marginalità operativa lorda adjusted che negli ultimi tre mesi dell’anno è risultata in miglioramento rispetto allo stesso trimestre del 2022». La nota ricorda che l’Ebitda adjusted esclude oneri non-ricorrenti previsti sull’esercizio intorno a 29 milioni di euro, principalmente dovuti all’operazione di cessione dello stabilimento di Longarone e alla chiusura delle attività di marchi in uscita: la maggior parte di tali oneri non ha un impatto monetario sulla cassa.

A sua volta l’indebitamento finanziario netto di gruppo al 31 dicembre 2023 è sceso a circa 83 milioni di euro dai 113,4 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2022. «Nel quarto trimestre il Free Cash Flow è risultato positivo per circa 13 milioni di euro, incluso il previsto impatto negativo derivante dall’avvenuta cessione dello stabilimento di Longarone - conclude il comunicato - La generazione di cassa totale dell’anno ha quindi raggiunto circa 29 milioni di euro, pari a circa 35 milioni di euro prima del pagamento di 5,9 milioni di euro effettuato nel terzo trimestre per l’esercizio della prima opzione su un ulteriore 10% delle quote di minoranza di Blenders».

(red.)

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