Quindici anni dopo le Linee guida espresse dalla Consensus conference di Montecatini nel 2006, l’Istituto superiore di sanità ha pubblicato la nuova Linea guida sulla gestione dei Disturbi specifici dell’apprendimento, promossa dall'Associazione italiana dislessia. Lo scopo del lavoro è stato migliorare e uniformare i protocolli diagnostici e riabilitativi sui Dsa: la revisione della letteratura ha infatti rilevato l’esistenza di nuove conoscenze scientifiche di cui era fondamentale tenere conto. Al lungo lavoro di predisposizione di quasi novecento pagine, iniziato nel 2018 e terminato ora con la pubblicazione definitiva, hanno partecipato quattro professionisti, in rappresentanza di Sopti: Silvio Maffioletti e Laura Livi nel gruppo di lavoro riguardante i quesiti clinici e la metodologia evidence nei Disturbi specifici dell’apprendimento, Alessio Facchin in quello sui profili funzionali e di sviluppo dei Dsa e Letizia Ruggeri in quello sui Dsa negli adulti.
L’elaborazione è stata coordinata dalla Commissione esecutiva del Progetto linee guida Dsa 2018 formata dagli psicologi Giuseppe Aquino, Mario Marchiori ed Enrico Savelli, dal logopedista Luigi Marotta e dalla neuropsichiatra infantile Roberta Penge, al cui interno figurano una decina di organismi professionali, tra cui Soi e Aiorao rispettivamente per medici oculisti e ortottisti. «Il documento approvato e ora pubblicato è un rilevante passo in avanti verso un miglioramento della qualità di vita dei bambini e delle persone con Dsa, soprattutto in relazione all'individuazione precoce del disturbo, all’iter diagnostico e alla relativa riabilitazione gestita in multidisciplinarità dai centri di psicopatologia dell'apprendimento, che si avvalgono delle competenze di vari professionisti in qualità di stakeholder, tra i quali, per quanto riguarda le competenze specifiche, i professionisti del settore ottico e optometrico», dice Maffioletti a b2eyes TODAY (foto tratta da Freepik).
(red.)