Creare un negozio non uniformato e standard ma neppure di ricerca troppo estremo, con un’esposizione di prodotto ampia senza essere soverchiante e che coniugasse la parte tecnologica e quella umana: era l’obiettivo per il punto vendita di Vigonza e il risultato è stato svelato il 19 maggio scorso con un evento che ha richiamato oltre 300 persone
«Volevamo dare una svolta alla nostra immagine di ottici di riferimento del territorio – spiega a b2eyes TODAY Ornella Micaglio, titolare del centro ottico che porta il suo nome e cognome e di un secondo punto vendita a Stra, in provincia di Venezia – In tanti anni di attività ci siamo sempre più specializzati, puntando molto sulla costante formazione, e siamo stati apprezzati dalla nostra clientela per la qualità e la cura dei nostri servizi professionali nonché per l’attenzione e la continuità dell’assistenza che forniamo. La volontà di rinnovare il negozio, la necessità di cambiare sono state dettate dal fatto che volevamo iniziare un nuovo capitolo della nostra avventura e differenziarci dai centri ottici un po’ standardizzati. Un piccolo restyling non avrebbe portato a nulla: lo store precedente non esiste più, ma noi siamo gli stessi e con tanta voglia di fare». Gli ambienti rinnovati (nella foto, l’interno) hanno un’atmosfera minimal ma accogliente, con l’area vendita caratterizzata da poltroncine, fiori freschi e un angolo per i bimbi, la resina chiara del pavimento dà luminosità e le pareti e le mensole retroilluminate esaltano gli occhiali in esposizione. «Nella sua nuova fisionomia, il centro ottico ha assunto un’altra identità, ogni postazione è dedicata al cliente, che è seguito ed è sempre al centro», spiega ancora la professionista veneta. «Abbiamo compiuto un passaggio da realtà familiare a realtà più strutturata, con due punti vendita e sette collaboratori, che si rispecchia oggi in un negozio, quello di Vigonza appunto, innovativo, con due anime, tecnologica e umana – fa eco Stefano Mescalchin, che da circa vent’anni lavora al fianco della madre Ornella – Lo abbiamo diviso in due: la zona di vendita è un’area in cui volutamente non c’è tecnologia e, laddove c’è, non risulta invasiva: vogliamo stare vicini alle persone, senza “barriere” né distrazioni, con la massima attenzione concentrata sul prodotto. L’altra parte, dedicata ai servizi, con postazioni per le lenti a contatto, la consegna degli occhiali, ma anche la fotografia, invece, è ricca di tecnologia, impreziosita da un video verticale per la comunicazione». «Con l’evento inaugurale di maggio volevamo presentare questo rinnovamento che non è solo estetico ma anche di servizi che offriamo, di attenzione al cliente – aggiunge Mescalchin – Il riscontro è stato importante: abbiamo lavorato sul nostro database con invio di lettere, sms e azioni su Facebook per comunicare l’iniziativa e oltre trecento persone sono venute in negozio».
N.T.