Glaucoma e disturbi metabolici: esiste una correlazione?

I ricercatori del Karolinska Institutet e del St. Erik Eye Hospital, a Solna, una decina di chilometri a nord di Stoccolma, in Svezia, hanno scoperto ulteriori indizi su questa patologia degli occhi: in modelli animali e cellulari i trattamenti con piruvato e rapamicina avrebbero un effetto protettivo

La ricerca svedese, pubblicata sul numero di dicembre della rivista Pnas, rivelerebbe una connessione tra i disturbi metabolici nelle cellule gangliari della retina e l'alta pressione intraoculare. In modelli animali i ricercatori avrebbero individuato un blocco della capacità delle cellule di convertire il glucosio in altre molecole essenziali, una delle quali è il piruvato.

«Lo studio ha l’obiettivo di dimostrare come il glaucoma sia associato a disturbi metabolici in queste cellule - afferma in una nota Pete Williams (nella foto), a capo del gruppo di ricerca del dipartimento di Neuroscienze Cliniche presso il Karolinska Institutet e del nuovo laboratorio specializzato nel glaucoma del St. Erik Eye Hospital - Più specificamente, proviamo che esiste una correlazione tra alta pressione intraoculare e bassi livelli di piruvato. Quando abbiamo dato un integratore di piruvato, abbiamo riscontrato un effetto protettivo sia sui modelli animali sia su quelli cellulari: lo scopo è ora analizzare questa connessione più da vicino e verificare se è applicabile anche agli esseri umani. L’idea è concentrarci su sostanze e integratori alimentari economici e prontamente disponibili in grado di integrare gli attuali metodi di trattamento per il glaucoma».

Lo stesso team di ricerca ha anche studiato la relazione tra la regolazione di mTOR, una proteina importante nel metabolismo cellulare, e il glaucoma. I loro risultati dimostrerebbero come la rapamicina, inibitore di mTOR, approvata per la cura di altre malattie, sia stata in grado di proteggere anche le cellule gangliari della retina. Lo studio è stato condotto su modelli di roditori affetti da glaucoma e modelli di cellule e tessuti e ha coinvolto, tra le altre tecniche, il sequenziamento dell'Rna e la metabolomica (studio dei profili metabolici, ndr) per identificare proprio i cambiamenti nelle cellule gangliari della retina.

(red.)

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