Con la Giornata mondiale della vista 2024 Iapb invita i bambini di tutto il mondo a dare una svolta al pregiudizio sugli occhiali, mostrando la loro creatività nel concorso “Glasses of the future” (nella foto, un'immagine della campagna Love Your Eyes di Iapb). «Tutti nel settore della visione sanno che una semplice montatura da vista può fare la differenza tra un bambino in difficoltà e uno che eccelle a scuola - afferma in una nota il portavoce di Iapb, Simon Darvill - Dobbiamo lavorare insieme per garantire che tutti sappiano quanto sia importante che i più giovani vengano sottoposti a un esame della vista e alle cure di cui hanno bisogno». Inoltre, insieme a oltre 250 membri in tutto il mondo, l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità sta conducendo una campagna affinché i governi agiscano per garantire cure oculistiche accessibili.
A supporto di questo obiettivo è intervenuta, in qualità di ambasciatrice globale Iapb e sostenitrice della salute globale degli occhi, Sophie, Duchessa di Edimburgo: ha visitato la Tanzania a settembre per incontrare pazienti e funzionari che lavorano per eliminare la diffusione in questo paese di una grave infezione oculare come il tracoma. In tale occasione ha presentato progetti dell'organizzazione benefica Sightsavers, con sede nel Regno Unito, e ha attirato l'attenzione sul fatto che 1,1 miliardi di persone nel mondo hanno un problema di vista curabile o prevenibile, ma non hanno accesso alle cure.
Distribuzione di opuscoli, controlli oculistici, conferenze stampa: sono tante anche le iniziative che Iapb Italia ha organizzato per la Giornata mondiale della vista sul territorio nazionale, in 102 città e località consultabili su www.giornatamondialedellavista.it. Tra gli incontri previsti spicca quello di Roma, presso il ministero della Salute dove, alla presenza delle autorità, interverranno gli esponenti della Società Oftalmologica Italiana, della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche e dell’Associazione Italiana Medici Oculisti. Si parlerà, tra l’altro, delle ultime tecnologie in oftalmologia e dell’applicazione dell’intelligenza artificiale in questo campo. L’obiettivo rimane quindi diffondere la prevenzione. «Quest’ultima ha un valore non solo per quanto riguarda l’impatto devastante che le patologie oculari possono avere sulla vita delle persone, ma anche per quello sulle finanze pubbliche: basti pensare che per la cura del glaucoma, che è la prima causa di cecità prevenibile, l’impatto economico aumenta di quattro volte se consideriamo lo stato avanzato della patologia rispetto a quello iniziale. Stiamo parlando di cifre oltre il miliardo di dollari solo negli Stati Uniti: ecco perché i finanziamenti in termini di ricerca e prevenzione sono fondamentali per garantire benessere alle persone e risparmio alla sanità pubblica - spiega a b2eyes TODAY Giovanni Sbordone, consigliere Aimo - Per tale motivo come associazione siamo impegnati ad appoggiare le campagne di prevenzione realizzate da tutte le realtà che hanno questo obiettivo».
Anche l’industria vuole celebrare la ricorrenza, con attività di screening visivi gratuiti per i propri dipendenti o per il territorio di riferimento, nonché con eventi dedicati. A sua volta Modo si è focalizzata sulle giovani generazioni meno fortunate, rinnovando il proprio impegno per il benessere visivo nei paesi più bisognosi: iniziato anni fa con il programma “Acquista una montatura” e la collaborazione con la Fondazione Seva, ha l’obiettivo di fornire cure oculistiche complete ai bambini indigenti senza alcun costo per le loro famiglie. «Con questo programma abbiamo raggiunto finora il nuovo traguardo di 1,8 milioni di piccoli aiutati», si legge in un comunicato di Modo. Sempre in partnership con Seva, l’azienda di eyewear sta lavorando per creare centri per la vista in Nepal e India, per un totale di sette strutture in ciascun paese, con la missione di fornire cure oftalmologiche di alto livello a oltre un milione di persone entro il 2025. «Questi centri forniranno l’accesso a servizi oculistici sostenibili, di alta qualità e convenienti, compresi esami oftalmologici completi e cure di follow-up - aggiunge la nota - I Vision Center sono permanenti e amplieranno anche le opportunità di lavoro nelle aree remote».
Francesca Tirozzi