Fragile, resiliente o antifragile?

Potrebbe sembrare un nuovo slogan. Invece è la domanda principale che l’imprenditore dell’ottica deve porsi rispetto alla tempesta perfetta che sta vivendo in questo momento

La tempesta perfetta secondo Giuseppe Stigliano, intervenuto al Progressive Business Forum 2020, nasce quando entrano in crisi contemporaneamente la domanda e l’offerta e da ciò si genera una crisi finanziaria. Non era mai successo prima: tutto ha origine con la pandemia che si è sovrapposta ai processi di accelerazione già in atto dei nostri mercati. Il primo stato emotivo di fronte a una tempesta perfetta, e che abbiamo provato tutti noi, in un modo o nell’altro, è quello di paura. La paura è un’emozione naturale che, come sentenzia lo psicoterapeuta Giorgio Nardone, se “guardata in faccia diventa coraggio”.

Sul palco del Forum, Stigliano ha illustrato il grafico (nella foto, a destra, con Di Lernia) che sta alla base del titolo di questa pillola. Dal Covid il mercato ha registrato tre reazioni, da parte delle imprese, legate alla risposta della loro funzionalità di sistema di fronte all’entità dello shock. Prendendo ad esempio la ristorazione milanese, Stigliano ha ricordato che la maggior parte delle insegne ha chiuso per mancanza di risposte alla tempesta (risposta fragile), mentre la parte restante è rimasta aperta proponendo il delivery e convertendo posti tavola in consegne a domicilio e camerieri in aiuto cuochi (risposta resiliente), con risultati positivi, in certi casi anche superiori allo stesso periodo dell’anno precedente. Cosa rende invece un mercato antifragile? La sua abilità, ha detto Stigliano, di prosperare in questo caos cogliendo le opportunità per rinascere più forte di prima. Facile dirlo, difficile farlo. È meglio rinascere dalle ceneri come l’Araba Fenice o sotto nuove vesti, più consone alla ri-modellazione della società attuale?

Passiamo dalla ristorazione ai laboratori di montaggio delle lenti oftalmiche. Anche il mercato dell’ottica non si è mai fermato nel lockdown. Evidentemente chi è rimasto aperto non ha vissuto l’esperienza di una parte dei ristoranti di Milano che è rimasto in linea con il proprio fatturato grazie al delivery. Tra marzo e aprile l’ottica ha vissuto la più grande tempesta perfetta degli ultimi vent’anni con riduzioni del fatturato stimabili fra il 50 e l’80%. Però ha dimostrato la propria resilienza. Ha sistemato occhiali, ha lavorato sulle emergenze, ha fatto spedizioni a casa. L’ottica c’era. Ed è per questo motivo che il rimbalzo di maggio e giugno nel nostro settore è stato più significativo di altri. Perché ripartire mentre si è in movimento è molto più performante che da fermi.

Oggi la vera scelta sta però tra il ritornare a essere l’Araba Fenice pre Covid e l’accettare il caos della situazione per rinascere più forti di prima. Ovvero passare dalla resilienza all’antifragilità. Passare all’antifragilità significherebbe cavalcare la tempesta affrontando la paura e credere che il cambiamento epocale, in parte già in atto nel pre Covid, possa essere la vera opportunità offerta dal 2020. Concludere la migrazione nel mondo digitale e accompagnare la trasformazione della società, abbattendo le proprie soglie psicologiche, sono i requisiti necessari richiesti dall’antifragilità anche per l’imprenditore dell’ottica.

Nicola Di Lernia

Professione