All’evento dell’Accademia presieduta da Sandro Sciacca e Beata Tapaszto, rispettivamente presidente esecutivo e scientifico, che ha visto la partecipazione di esponenti dell’area ottico optometrica e della classe medica provenienti da stati e continenti diversi, «si è notata un’elevata rappresentanza di professionisti dell’est Europa, oltre a un cospicuo numero di italiani, che dimostrano da sempre particolare attenzione verso l’argomento e una vicinanza speciale alle attività dell’Accademia», dice a b2eyes TODAY Mirko Chinellato, coordinatore nazionale dell’Accademia.
Durante il pre-meeting, anteprima dell’evento vero e proprio, si sono svolti tre workshop, su esame optometrico nella gestione miopica, corrette procedure per un trattamento ortocheratologico e metodi di design delle lenti a contatto per ortocheratologia. «La prima giornata dei lavori ha visto la partecipazione di relatori internazionali che hanno analizzato le attuali strategie per contrastare l’aumento della miopia giovanile, individuando i punti di forza e i limiti dei vari trattamenti oggi disponibili - spiega ancora Chinellato - Nella seconda giornata si sono affrontati temi strettamente legati alla pratica contattologica nei casi di miopia, astigmatismo, ipermetropia e post-chirurgia e sono stati discussi gli aspetti utili a ottimizzare l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti».
«Il congresso EurOK 2025 (nella foto, una fase dei lavori) si è confermato un appuntamento chiave per avere una visione globale della gestione miopica e della pratica ortocheratologica, con particolare attenzione alla prevenzione, aspetto sempre più rilevante nelle aree in cui la miopia presenta un’incidenza maggiore e che deve diventare tale anche in Italia: oggi infatti le soluzioni oftalmiche o contattologiche per rallentare l’evoluzione di questo deficit refrattivo esistono e l’evento di Atene ha ricordato sia la loro efficacia, individualmente o combinate con l’uso dell’atropina, alla luce delle evidenze scientifiche con ormai diversi anni di studi clinici alle spalle, sia l’imprescindibilità della collaborazione tra area medica e mondo ottico optometrico in questi ambiti», spiega al nostro quotidiano Alfonso Lisi, titolare dell’insegna Lisi & Bartolomei, che per la prima volta ha portato a un meeting di EurOK anche sei collaboratori, «con l’obiettivo di offrire uno sguardo sul mondo a proposito di gestione della miopia e ortho-k».
Il prossimo appuntamento con il congresso dell’European Academy of Orthokeratology and Myopia Control sarà nel 2027, ma gli organizzatori stanno valutando la possibilità di realizzare nel 2026 un evento dal taglio prettamente clinico-pratico.
Angelo Magri