Dove va il commercio dopo il Black Friday?

Quella dello scorso weekend è stata una boccata d’ossigeno per il dettaglio italiano, ma il 2018 si profila il peggior anno degli ultimi cinque. Con la preoccupazione, espressa da un commerciante su tre, che prevalga la cultura dello sconto per 365 giorni. Anche l’ottica rischia di fare questa fine?

Per un dettagliante italiano su due quest’anno il Black Friday ha registrato maggiori acquisti. L’America è sempre più vicina. Nel bene e nel male. Il tam tam mediatico dell’online, Amazon in primis, ha permesso, a cascata, anche al retail tradizionale di sistemare in questi giorni qualche conto. Perché allora l’umore di chi vende è generalmente quello di “io speriamo che me la cavo”? Perché la quota in Italia raggiunta dalle vendite promozionale ha oltrepassato il 30%. In sostanza un acquisto su tre viene realizzato sollecitando il pubblico sull’opportunità e l’affare anziché sulla cultura, l’esigenza e la soluzione. Allora, come andrà a finire? Dipende da chi vende. Se il commerciante è in grado di comprendere il ventennio storico che sta attraversando la società italiana e non si limiterà solo ad autopromozioni, potrà ancora prendersi qualche soddisfazione.

Sopra il successo del Black Friday 2018 ci sta una “bomba” mediatica inesplosa. In Italia in vent’anni sono raddoppiati i risparmi delle famiglie passando da 2.200 a 4.400 miliardi di euro. I depositi e la liquidità assorbono la quota maggiore del patrimonio investito, confermando l’interesse degli italiani per la liquidità stessa e la fiducia sulle banche. Dal 1998 a oggi gli italiani hanno pensato più a risparmiare che a spendere e quando hanno speso non hanno mai smesso di pensare al risparmio. Da una ricerca commissionata da facile.it, famosi per il risparmio sulla RC auto, ogni giorno 6 milioni di italiani in famiglia parlano di risparmio, mentre una volta alla settimana accade per quasi 17 milioni di loro. Dove si arriva a voler risparmiare, oltre che, naturalmente, sugli occhiali e le lenti? Sul riutilizzo delle pellicole trasparenti per alimenti (6 milioni), sulla benzina, mettendo la macchina in discesa in folle (5,3 milioni), sul dividere in due i tovaglioli di carta (5,5 milioni), acquistando, infine, alimenti prossimi alla scadenza (3 milioni).

Sono molti gli italiani, anche grazie a facile.it e alle tabelle comparative, che hanno imparato a risparmiare sulla polizza auto (17 milioni). Ora vorrebbero farlo su tutto: luce e gas in primis, ma anche costi dei conti correnti e carte di credito. Gli esperti lo definiscono “il segno di un rapporto più maturo e attento verso il tema del risparmio”. Un dettagliante lo definirebbe un cyber virus potenzialmente mortale, dato che 25 milioni di italiani dichiarano di informarsi su come risparmiare sul web. Ma il risparmio non si realizza soltanto con lo sconto, lo sappiamo tutti bene. Quanto volte abbiamo comprato un prodotto in promozione per poi lasciarlo sotto le scale o nel cassetto perché non idoneo. Il commerciante, l’ottico, deve saper aiutare il cliente a “risparmiare” attraverso la cultura del prodotto, il confronto tra le soluzioni possibili e la miglior scelta da fare - non necessariamente la più cara - per quel momento e per quella esigenza.

Lo so, è un lavoro duro. Più del Black Friday, più delle promozioni tutto l’anno. Perché significa costruire un rapporto di fiducia e stima che va oltre la tendenza apparentemente buonista dello sconto. A Genova dicono: chi più spende, meno spende. Visti i tempi, aggiungerei: però cerchiamo anche di risparmiare (nella foto, una delle campagne dei centri ottici italiani per il Black Friday 2018, quella ideata da Ottica Marina Cauti, pubblicata sulla pagina Facebook del punto vendita di Ortona, in provincia di Chieti).

Nicola Di Lernia

Professione