Beirut, aziende e contattologi di tutto il mondo in aiuto dei colleghi

Le due enormi esplosioni del 4 agosto scorso hanno devastato non soltanto abitazioni, scuole, uffici e molto altro nella capitale del Libano (nella foto). Anche i centri ottici e gli studi optometrici dei professionisti locali hanno subìto gravi danni. Da qui la decisione di Daddi Fadel e altri tre esperti di lenti a contatto di dare vita a una raccolta fondi e alla donazione di strumenti oftalmici utili a far ripartire le attività

Il regalo più grande è arrivato nei giorni scorsi: un tomografo corneale di ultima generazione del valore di circa 40 mila euro, che proprio per l’importanza economica e tecnologica del prodotto è stato destinato all’ospedale di Beirut. «I libanesi hanno vissuto e stanno ancora vivendo il più grande disastro della loro storia contemporanea: rinomati per la loro capacità di fare affidamento su se stessi e di costruire e ricostruire tutto da soli, questa volta tuttavia è diverso, poiché sono esausti e non hanno le risorse morali ed economiche per rimettere in piedi le loro attività. Inoltre la pandemia da coronavirus ha esasperato tutto», racconta a b2eyes TODAY Daddi Fadel, libanese di nascita e italiana d’adozione, che insieme a Tom Arnold, Melissa Barnett e Oliver Woo ha deciso di aiutare le vittime delle recenti esplosioni a Beirut.

«Il nostro obiettivo è assistere sia le persone con lenti a contatto specialistiche sia i professionisti, coinvolgendo quindi i produttori di questo tipo di lac e quelli di strumenti oftalmici e invitandoli a donare prodotti, strumentazione o denaro a coloro che sono stati colpiti da questa terribile tragedia - sottolinea Fadel - Sappiamo che le lenti specialistiche cambiano la vita: questa è un'opportunità perfetta per dimostrare una volta di più il nostro impegno in tal senso».

(red.)

Professione