Ambliopia: un libro per diffonderne la conoscenza

Autrice del manuale è, insieme all’oculista Maria Antonietta Stocchino, Enrica Ferrazzi: in un’intervista esclusiva a b2eyes TODAY racconta la genesi della pubblicazione e i suoi obiettivi principali che condividerà, sul fronte della miopia, con Hoya grazie a una collaborazione per tutelare il valore della salute e del benessere visivo partendo dai più piccoli

In un tempo lontano la piccola Elisa Raimondi, in seguito a una visita oculistica, ha scoperto di essere ambliope. L’oculista Roberto Magni, che l’ha avuta in cura, l’ha aiutata a risolvere questo problema visivo. Da tale storia, apparentemente banale, è nata una associazione, presieduta dallo stesso oftalmologo. Oggi Elisa ha 28 anni e il progetto che porta il suo nome ha realizzato grandi cose con un unico obiettivo: fare prevenzione e diffondere consapevolezza delle problematiche visive presso famiglie e figure professionali coinvolte nella cura e nell’educazione dei bambini.

Screening visivi sono stati al centro dell’attività del Progetto Elisa per lungo tempo. Fino allo scoppio della pandemia, quando tutto si è fermato. Ma non per chi ha considerato questo stop non soltanto come momento di riflessione, ma come modo per dare nuove energie alle proprie iniziative. «Abbiamo innanzitutto intensificato la presenza social - spiega a b2eyes TODAY Enrica Ferrazzi, mamma di Elisa, che si occupa di divulgazione e comunicazione - Avevamo una pagina Facebook gestita da un’ortottista alla quale abbiamo affiancato il profilo Instagram». Proprio su questo social network Ferrazzi ha conosciuto Pediatra Carla, alias Carla Tomasini, tra le più note pediatre influencer d’Italia. «Con Carla è nata una bella amicizia e ci ha dato un grande aiuto per far conoscere il nostro profilo - racconta ancora Ferrazzi - L’obiettivo era, ed è ancora oggi, raggiungere più famiglie e professionisti possibili per fare rete: la vista ha importanti ricadute sulla vita del bambino, influenzando la postura, l’apprendimento, l’attenzione, la capacità di lettura, il rendimento scolastico e sportivo».

Ferrazzi sottolinea che, purtroppo, i genitori hanno spesso una scarsa conoscenza delle problematiche visive e ciò rischia di tradursi in mancata prevenzione. «Per molti la visita oftalmologica va fatta prima di iniziare la scuola primaria, ma non è così: a 3 anni è obbligatorio un controllo oftalmologico completo, in quanto si tratta di un’età in cui il sistema visivo del bambino è ancora plastico, e quindi si può intervenire con maggiore probabilità di successo. Ma in caso di familiarità per importanti vizi refrattivi, come la miopia, cataratta congenita, retinoblastoma e altre problematiche visive, i controlli vanno anticipati. Non esistono bambini troppo piccoli per essere visitati, soprattutto non serve saper leggere», precisa Ferrazzi.

Dunque era necessario fare informazione. Ed ecco che entra in gioco un’altra amicizia social, quella con l’oculista cagliaritana Maria Antonietta Stocchino. «Insieme abbiamo deciso di scrivere il libro Gli occhi dei bambini (nella foto, la copertina), una sorta di manuale per i genitori, ma non solo: è rivolto a tutti i caregiver, dai babysitter agli insegnanti che, stando a diretto contatto con il bambino, possono notare alcuni dettagli riconducibili a difetti visivi - spiega Ferrazzi - Si tratta dunque di una guida teorica e pratica che in maniera volutamente semplice fornisce preziose informazioni già alle donne in dolce attesa, perché alcuni comportamenti o condizioni di salute della donna in gravidanza possono poi tradursi in difficoltà visive del nascituro».

Infine un altro incontro proficuo, quello con Hoya, che ha portato a una collaborazione social con un piano editoriale condiviso. «Qualche mese fa a Milano, durante un evento sportivo dedicato ai bambini abbiamo scoperto che ci accomunava un grande impegno: tutelare il grande valore della salute e del benessere visivo partendo dai più piccoli», ricorda Ferrazzi.

Ed è proprio per questo che Progetto Elisa spera di poter riprendere nel prossimo autunno le attività di screening della vista, partendo da Milano.

Francesca Tirozzi

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