Ailac, tappa in Umbria nel ricordo di Claudio Mannu

Presso Palazzo Bazzani di Terni, l’Accademia italiana lenti a contatto ha tenuto, lo scorso 19 gennaio, il suo tradizionale Update “LaC: ancora RGP”: l’obiettivo era un confronto con alcuni dei principali applicatori che hanno vissuto l’evoluzione della contattologia nel nostro paese, dai tempi di massima diffusione delle lenti rigide in poi

Di fronte a un pubblico prevalentemente giovane e con il supporto di Bausch + Lomb, Optox, Schalcon e TS Lac, l’evento di Ailac (nella fotoha offerto uno sguardo approfondito sulle lenti a contatto rigide gas permeabili.

Patrocinato dal Comune di Terni, l’incontro si è aperto con il saluto dell’assessora al welfare, alla scuola e all’istruzione, Viviana Altamura, seguito da quelli di Stefano Lorè e Daniele Fioretto dell’ateneo umbro. Da lì, un viaggio nella storia delle lenti Rgp con Carlo Tronti, fino all’analisi tecnica delle simulazioni applicative attraverso immagini topografiche e fluoroscopiche con Laura Boccardo. A seguire il piggyback, relatore Antonio Calossi, e l’ortocheratologia per la correzione della miopia attraverso l’intervento di Paolo Soragni e per il controllo della sua progressione, fino alle sue applicazioni alternative, temi entrambi trattati da Mauro Frisani. Infine, la presentazione di casi clinici: lenti corneali di Davide Brambilla, sclerali di Anastasia Rotondi e Claudia Stratta, soluzioni per la presbiopia di Lorè.

«Nel pomeriggio l’Accademia ha voluto rendere omaggio all’amico Claudio Mannu, in un momento carico di emozione che ha visto la presenza della figlia Stefania e della nipote Eleonora, giovane studentessa di Ottica e Optometria – si legge in una nota di Ailac - Luigi Lupelli ha ricordato la genialità di Mannu, capace di spaziare con passione tra lenti a contatto, letteratura, storia e musica. E, come nelle serate che amava organizzare nella sua terra, Tronti ha regalato un’inaspettata esecuzione al pianoforte di una melodia sarda, facendo rivivere per un attimo quella “passione e soave sregolatezza” con cui Claudio sapeva coinvolgere colleghi e studenti».

A cura della redazione

Lenti a contatto