Il 30 gennaio è scomparso a 102 anni il professionista ligure, che nell’immediato Dopoguerra aprì il primo centro ottico nella località balneare della Riviera
Maurizio Gava (nella foto, nel suo negozio di Varazze, poco dopo averlo aperto) inizia l’attività nel settore molto giovane, a Genova, sua città natale nel 1915, come commesso presso Ottica Moradei, in via Balbi. Sempre nel capoluogo ligure si diploma in ottica. Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, vissuta in prima linea, nel vero senso della parola, tanto da ritrovarsi per tre anni sul fronte orientale in condizioni anche drammatiche, la sua vita cambia radicalmente: nel 1947 Maurizio si sposa con Ines a Varazze, dove si trasferisce e apre il proprio centro ottico, Ottica Gava. «A quel tempo a Varazze non c’era alcun negozio di ottica: papà lo ha aperto tra lo scetticismo generale, ma il tempo gli ha dato ragione – ricorda la figlia Chiara, che insieme al fratello Marco ha respirato il clima del centro ottico, pur non portando avanti nessuno dei due l’attività paterna - Era una persona speciale, dal punto di vista umano e anche professionale, preciso al massimo: persino alcuni oculisti di Milano consigliavano i pazienti di andare da lui a farsi fare gli occhiali».
Da via Gavarone il negozio si trasferisce successivamente in corso Matteotti, lungo l’Aurelia, cuore pulsante di Varazze, di fronte al Kursaal Margherita, locale di tendenza per molti anni. Trentadue anni fa la decisione di smettere e di cedere l’attività ai fratelli Pittaro, che comunque hanno voluto mantenere anche il nome originario nell’insegna. «Aveva settant’anni, ma probabilmente avrebbe continuato volentieri, se non altro per l’amore verso la professione e per il rapporto che si era creato con i clienti e anche con i colleghi del territorio», confessa la figlia.
A.M.