«A parte l’inesattezza del luogo (il sig. Voltini verifichi meglio le sue fonti) non vi è nessun problema a darne conferma, anche in considerazione che il report di tale avvenimento lo si può trovare sul sito di www.federottica.com e invito coloro che lo vorranno a farne oggetto di una attenta lettura, affinché emerga chiaramente la distorta interpretazione che il Sig. Voltini ne ha voluto dare – prosegue Giulio Velati (nella foto) - Prima di tutto desidero ricordare a chi in questa occasione dimostra di essere “distratto” o di possedere poca memoria o peggio ancora di non conoscere la legge perché gli è “sfuggito”, che un DM del 23 luglio 1998 e successive modificazioni e integrazioni in un contesto di liberalizzazione, pur avendo diviso la commercializzazione dei prodotti in “food” e “non food”, ha fatto eccezione riguardo agli occhiali affidandone la commercializzazione, per motivi di salute pubblica, all’ottico e con una successiva eccezione solo per gli occhiali premontati, ne ha affidato la commercializzazione anche alle farmacie e a coloro che commercializzano articoli sanitari. Una successiva, discutibilissima circolare del 23 Febbraio 2007 ha, di fatto, liberalizzato la vendita degli occhiali premontati creando la situazione paradossale ed estremamente pericolosa di una commercializzazione indiscriminata degli stessi da parte di chiunque. E questo, caro sig. Voltini-novello-paladino-degli-ottici (?), sta producendo e produrrà sempre di più, se non gli si porrà un freno, non solo un’enorme turbativa di mercato, ma soprattutto, una grave disinformazione sul pubblico che è, e sarà, sempre più convinto che andando ad acquistare il proprio quotidiano la cosa migliore per leggerne gli articoli sarà il contestuale acquisto di un “occhiale” (?) fornito dallo stesso edicolante. E questo in barba alla salute pubblica e con buona pace di chi responsabilmente svolge una seria e qualificata attività di salvaguardia della stessa».
«Sempre al sig. Voltini, preoccupato che l’incontro interlocutorio di Federottica con Federfarma possa essere propedeutico a una vendita massiccia da parte dei farmacisti di tale mezzo di compensazione, è sfuggito (ma quante cose gli sfuggono mamma mia!) che sono tredici anni che i farmacisti hanno questa possibilità e già ora probabilmente vi è questo riscontro dal Mercato, non dimenticando che è la legge che lo consente – aggiunge il presidente di Federottica - Quindi al posto del sig. Voltini eviterei di veicolare affermazioni che, come detto precedentemente, sono solo strumentali e finalizzate a distogliere la Categoria da quello che è il problema reale e che è stato ampiamente recentemente descritto e condiviso da tutte quelle realtà organizzate di ottici optometristi indipendenti che hanno come obiettivo la salvaguardia delle peculiarità di chi rappresentano sia sotto il profilo professionale sia economico e che ne vogliono l’avanzamento professionale a tutto vantaggio del servizio dato al Pubblico».
Infine Velati aggiunge una postilla sul ricordo di Giuseppe Ricco, cui ha fatto riferimento Voltini nella sua lettera. «Devo ammettere che pure io ho un rimpianto per il caro fraterno amico Giuseppe Ricco, soprattutto perché avrebbe dato una significativa mano a cacciare i mercanti dal Tempio – scrive il presidente di Federottica - Strumentalizzarne il ricordo è puro sciacallaggio».
A.M.