«Ho sempre amato le scommesse, fin dal 1970, quando aprii il primo studio optometrico nel mio negozio vicino a piazza Abbiategrasso, a Milano: facevo pagare un esame visivo cinquemila lire… E poi con l’ingresso in Vision Service e, successivamente, con la scelta di puntare su una formula originale come quella di VisionOttica. Se, infatti, la parte professionale della nostra attività viene svolta al meglio, può abbinarsi tranquillamente con la componente più prettamente commerciale e di marketing». Gianfranco Girotto sintetizza così oltre quattro decenni di mestiere, che dal punto vendita di via Medeghino a Milano (nella foto), aperto 46 anni fa, l’hanno portato, per motivi familiari, nel ’77 a Vallecrosia e quindi a Bordighera, dove oggi guida il centro VisionOttica insieme alla figlia. Con un pizzico di nostalgia per la città da cui è partito. «La Milano a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 era il vero catalizzatore della nostra professione – afferma Girotto – Nel teatro parrocchiale di via della Signora si può veramente dire che sia nata la scuola di optometria, che poi sarebbe sfociata negli istituti di via Paravia, di via Noale e di via Soderini. Ricordo, inoltre, le lunghe trasferte da Milano a Roma, per frequentare corsi di formazione o assemblee, insieme a colleghi del calibro di Ricco, Isolani, Frescura e Berti». E oggi? «L’optometrista laureato è un bel traguardo, ma nel nostro paese non potrà mai essere avvicinato all’oculista – dice Girotto – E la gente purtroppo, soprattutto in realtà di provincia, continua a confondere l’attività dell’optometrista con quella dell’ottico. Inoltre è stato un grave errore togliere l’obbligatorietà dei corsi Ecm: garantivano un incentivo a migliorarsi per chi svolge la nostra professione».
A.M.