Fossetti: nella contattologia specialistica gli italiani leader in Europa

Al meeting dal titolo ""Don't be afraid of Ortho-K: we can show you the way"", organizzato dall'Accademia Europea di Ortocheratologia, con il coinvolgimento dell'Accademia Internazionale di Ortocheratologia, sono intervenuti relatori di prestigio, provenienti da Stati Uniti, Giappone, Australia, Canada, Russia, Croazia e Taiwan e, per l'Europa, da Gran Bretagna, Olanda, Germania, Italia e Spagna, trattando i più diversi temi legati al mondo del modellamento corneale. Gli italiani si sono distinti prima con l'organizzazione dell'avvenimento, grazie soprattutto a Marino Formenti, Antonio Calossi e Sandro Sciacca, poi con la partecipazione all'attività scientifica, presentando quattro relatori: due nel programma scientifico generale, Calossi e Alessandro Fossetti (nella foto), e due nella Free Papers Competition, dove Mauro Frisani e Mattia Basso sono arrivati rispettivamente primo e terzo. «L'evento ha avuto un notevole successo per la partecipazione e per il livello delle relazioni presentate - aggiunge Fossetti, che è anche membro dell'Accademia Europea di Ortocheratologia - Grande è stata la soddisfazione non solo per il collega Frisani, a conferma delle sue capacità, ma anche e soprattutto per Mattia Basso, che ha presentato i risultati di un lavoro sperimentale portato avanti con il collega Riccardo Cheloni presso i laboratori dell'Irsoo di Vinci, dove i due sono studenti del corso di Optometria».
Di grande attualità i temi trattati nel meeting, a partire dal controllo della progressione miopica, al centro di un importante dibattito tra gli scienziati e i clinici di tutto il mondo, fino a quelli della sicurezza del trattamento e della comunicazione con i pazienti. «Al convegno di Bruxelles, dunque, l'ortocheratologia è stata illustrata come tecnica innovativa, sicura ed efficace - dice ancora Fossetti - È stata analizzata a 360 gradi, come funziona, quale potrà essere il suo futuro e come si sta sviluppando nelle diverse parti del mondo».
A.M.

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