Opti Munich ha avviato un trend positivo da quando l’ha presa in mano tre anni fa Ghm, società di Monaco che organizza 6 fiere indipendenti e altre 6 fiere in collaborazione con organismi di rappresentanza di produttori o distributori. Che sia proprio il fatto di non essere legati a un’associazione di categoria ad aver favorito lo sviluppo di Opti rispetto, ad esempio, a Mido e a Silmo? «Il segreto del successo è molto semplice: prima di tutto si tratta di una questione di persone; noi organizziamo, infatti, la fiera per le persone, perché l’obiettivo è lavorare e fare business tutti insieme - ha spiegato a b2eyes.com Patrick Hof (nella foto), responsabile relazioni esterne di Ghm – Non dimentichiamo, inoltre, che in Germania esiste un’organizzazione che controlla in maniera seria e rigorosa i dati delle fiere: in questo modo non è possibile falsare o gonfiare il numero degli ingressi, per cui quelli di Opti sono davvero reali». Quanto incide la positiva congiuntura tedesca sui buoni risultati del salone ottico bavarese? «Le fiere di solito sono leggermente sfasate rispetto alla dinamica congiunturale, ma è evidente che se la situazione economica è buona, ne beneficiano anche la rassegna fieristiche – ha ricordato Hof – È il caso della Germania attuale, trainata soprattutto dall’export, ma anche da una sostenuta domanda interna».
A.M.