• Business Forum: la spinta sulle progressive inizia dall’oculista

    Ha più volte precisato di essere presente all’evento, che si è svolto il 30 giugno a Firenze, esclusivamente a titolo personale non avendo alcuna responsabilità in associazioni italiane di categoria: Francesco Bandello, direttore della Clinica oculistica del San Raffaele di Milano, intervistato dalla giornalista scientifica Michela Vuga, ha affermato che medici e ottici potrebbero trarre solo vantaggi da una proficua collaborazione e che sarebbe positivo se il centro ottico stesso potesse diventare la sede in cui diffondere informazioni sulla salute visiva

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  • Fedon: una ricerca della Bocconi sull’importanza del portaocchiali

    Un accessorio da esibire, pratico da utilizzare, che deve essere coerente per qualità e immagine con l’occhiale acquistato: sono i principali risultati dell’analisi, condotta per l’azienda bellunese da un gruppo di studenti dell’ateneo milanese, che conferma l’importanza dell’astuccio nella comunicazione dei valori di marca

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  • Essilor e Fondazione Rava: insieme per la quinta volta

    Anche quest’anno il gruppo oftalmico ha rinnovato l’appuntamento con l’organizzazione che aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo: il 14 giugno il management e i dipendenti della filiale italiana hanno accolto per il quinto anno consecutivo, presso la sede di Milano, una cinquantina, tra bambini e ragazzi, ospiti di alcune case famiglia del capoluogo lombardo e hinterland per trascorrere insieme una giornata dedicata alla prevenzione e al benessere visivo

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  • Bbgr Italia, due nuovi sales account a presidio dell’Emilia Romagna

    Dopo il rafforzamento del team nel Nord Est con Davide Benini, il gruppo incrementa ulteriormente la divisione commerciale: Alessandro Orlich e Ilaria Mazzanti sono operativi da giugno per i brand Galileo e Nikon

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  • Divel Italia, nuovo deposito a Rimini

    Il 1° luglio l’azienda oftalmica ha avviato a Cerasolo Ausa Coriano una struttura per incrementare i servizi per i clienti del territorio romagnolo

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  • Cosa succede dopo i 40 anni: sdrammatizziamo la presbiopia e facciamone un business

    La presbiopia arriva con l’età. Deriva dal greco “occhio vecchio”: il presbite era colui che aveva la vista da vecchio. Le aspettative di vita dei nostri antenati non erano le nostre. Ai tempi di Nerone si arrivava a 25 anni, solo i senatori superavano i 40. Nel Medioevo eravamo sui 33 anni e dal secondo dopoguerra quasi a 70 fino agli 85 di oggi. Ma il problema dei quarantenni non è solo l’insorgere della presbiopia, come ho illustrato domenica scorsa al Progressive Business Forum di Firenze, nell’intervento “L’ottica over 40: una prateria di opportunità”

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