Vision Optika: in 500 all’Ara Pacis per scambiarsi gli occhiali


Non tutti erano lì per lo swap party (nella foto), ma il set condiviso ha dato modo anche a chi non partecipava al baratto di montature di provare i modelli e richiedere i consigli di stile per il guardaroba occhiali ad Angelica Pagnelli. Trasformandosi in potenziale cliente e prezioso generatore di passaparola. «È stato un risultato al di sopra di ogni aspettativa – commenta a b2eyes.com Pagnelli, personal image consultant e promotrice del format dello swap party, che attraverso lo scambio di occhiali usati punta a motivare il mercato e attrarre nuovi clienti – Nelle settimane precedenti l’evento erano state consegnate in negozio molte montature, ma numerose altre sono state portare direttamente quella sera e selezionate sul momento. In realtà, nella realizzazione del format avevo previsto un massimo di 100 persone, o di 100 montature scambiate, perché oltre sarebbe veramente tanto». Quella soglia è invece stata superata, ma con successo. «I 157 invitati intervenuti hanno portato circa 300 occhiali – spiega al nostro portale Gianluca Petrini, titolare e responsabile comunicazione di Vision Optika – Cento sono state quelle scartate e date in beneficenza, 200 quelle messe a disposizione dell’evento, di cui sono rimaste in giacenza una cinquantina. Per quelle scambiate auspico circa un 30% di ritorni in negozio per la sostituzione filtri». A supportare l’attività della professionista durante la serata sono stati gli addetti alla vendita dei negozi Vision Optika. «In mattinata avevo fatto loro un mini training sul “guardaroba occhiali” e su quelle che sono le fasi della consulenza prima di trovare l’appeal nel restyling di una montatura – dichiara Pagnelli - Sono stati veramente bravi ad adottare lo stesso tipo di linguaggio e utilizzare efficacemente il mio concept in un evento così caotico».  Lo swap ha riguardato seconde montature, «o secondarie rispetto a quella principale che si utilizza ogni giorno, che possono implementare il guardaroba in maniera efficiente – prosegue Pagnelli - Un grande appeal è nelle lenti: avevo tutto il campionario Essilor a disposizione e ho potuto suggerire le lenti colorate, flashate, specchiate, bicolori con cui mettere a nuovo la montatura che si recupera e renderla attraente e indossabile». 
Tre gli obiettivi che Vision Optika si prefiggeva con questo evento, definito dai promotori diverso, capace di abbracciare tanto l’aspetto ludico quanto quello commerciale. «Volevamo creare una serata in cui fare public relation con i nostri clienti - afferma Petrini – ingaggiare con la scusa dello swap la sostituzione di lenti e, infine, realizzare un’attività solidale, perché le montature non scambiate sono state date in beneficenza grazie ai Lions. Pertanto anche il ritorno che mi aspetto è su tre binari. L’iniziativa sociale è andata molto bene, l’attività di fidelizzazione non si può misurare sull’immediato, anche se abbiamo riscontrato grande interesse ed entusiasmo, ed entro la fine di settembre valuteremo i ritorni in termini più strettamente economici di questi scambi, monitorando in quante sostituzioni lenti si trasformeranno tramite il nostro sistema gestionale».

N.T.

Lenti oftalmiche