Il Tribunale di Milano ha accolto l'impedimento richiesto dai legali dell’ex premier dopo l'arrivo della certificazione secondo cui il quadro clinico del paziente era «peggiorato»: il processo Ruby è stato dunque rinviato a oggi. Sabato invece la Corte d'appello, nel processo sui diritti tv Mediaset in cui Berlusconi è imputato di frode fiscale, ha effettivamente inviato al San Raffaele una visita fiscale: la perizia dell'oculista del Policlinico di Milano, Salvatore Troiano, e del medico legale Carlo Goj ha confermato la diagnosi, ma ha stabilito che l'infiammazione agli occhi, che provoca ""fotofobia"" e dolori, non costituisce di per sé un ""impedimento assoluto"" e quindi non giustifica un'assenza in aula dell'imputato. Oggi però Berlusconi non si è presentato al processo ed è rimasto in ospedale, sotto monitoraggio cardiovascolare a causa di un’alterazione dell’equilibrio emodinamico con picchi di ipertensione arteriosa.
«Uveite è un termine onnicomprensivo, che non specifica la causa o la portata – dice D’Amelio – Si tratta dell’infiammazione dell’uvea, uno dei tre strati di cui è composto l’occhio, che si trova tra la sclera e la retina: è quello più vascolarizzato, quindi il più sensibile a qualsiasi fenomeno di tipo infiammatorio, le cui ripercussioni possono colpire anche la sclera e, qui bisogna fare attenzione, la retina». Il problema è proprio individuare le cause, che possono essere centinaia, se non addirittura migliaia. «L’uveite può essere di natura infettiva, quindi dovuta a virus, batteri o parassiti, ad esempio, oppure non infettiva, cioè su base immunitaria di tipo autoimmune – prosegue D’Amelio – Oltre alla causa bisogna valutare anche la gravità dell’uveite stessa, che può anche portare alla cecità. Si tratta di una patologia pericolosa anche perché inizialmente potrebbe essere scambiata per una semplice congiuntivite e, quindi, curata come tale».
L' uveite può interessare uno o entrambi gli occhi, avere un decorso acuto o cronico. Quando è noto l'agente eziologico, insieme ai farmaci antiinfiammatori vanno somministrati farmaci specifici. La terapia può durare giorni o settimane. Nelle forme autoimmuni i farmaci immunosoppressori o immunomodulatori possono essere protratti per mesi.
Che ruolo può avere l’ottico in casi come questo? «Durante la fase acuta dell’uveite il paziente deve assolutamente indossare un buon paio di occhiali da sole – ricorda ancora l’oftalmologo torinese – Una volta conclusosi l’episodio, invece, va rifatta la refrazione, perché potrebbero essere cambiati i parametri visivi».
A.M. e N.T.