Tricarico: l’occhiale in affitto non è un servizio di serie B

Marco Tricarico ha alle spalle 30 anni di professione e possiede due negozi in provincia di Frosinone. «Vado fiero del risultato, ho per le mani uno strumento che sta risollevando le sorti della mia azienda e ho pensato che potesse aiutare anche altri colleghi – sostiene – Così ho anche organizzato delle presentazioni sul web per spiegare la mia idea». Dall’esperienza dei propri negozi a internet: Tricarico ha creato un sito, con l’idea di trasformarlo in una piattaforma, tramite cui la domanda da parte dei clienti di ogni area d’Italia può essere convogliata presso i punti vendita più vicini che decidono di offrire il servizio di affitto. «Chiaramente sono un imprenditore - commenta - è ovvio che in qualche modo vorrei monetizzare. Inizialmente, ad esempio, sotto forma di percentuale sugli affitti che il collega riesce a concretizzare, poi potremmo studiare una formula diversa, magari un pagamento per l’affiliazione».
La prima considerazione fatta da Tricarico nello studiare il servizio (nella foto, il logo) è la stima della durata media di un occhiale completo: 3 anni. «Se quell’occhiale lo vendo e il cliente lo rivedo fra tre anni, l’utile lo devo in un certo senso suddividere per tre. Io non ho fatto altro che rimodulare la formula dell’incasso – sottolinea il professionista – A livello di impatto psicologico, il cliente percepisce di dover affrontare una spesa che è un terzo del totale. In più ha firmato un contratto che, come unico vincolo, prevede la riconsegna dell’occhiale dopo 365 giorni, ma invisibilmente lo lega a noi. Per cui dopo un anno ne avrà di nuovo bisogno e dopo averlo riconsegnato ne sceglierà un altro. Oppure lo riaffitterà o deciderà di riscattarlo, pagando la differenza sul totale. Uno dei benefici che il servizio offre è che l’occhiale, personalizzato, è costantemente aggiornato e questo va al di là dell’aspetto economico, investe anche il piano funzionale. Basti pensare a un bambino che cresce: non solo cambia la misura dell’occhiale, ma dato che con lo sviluppo la distanza tra gli occhi aumenta, anche la centratura non sarà più quella corretta».
Ma come vivono i colleghi ottici questa sua iniziativa? «Molti si stanno avvicinando incuriositi, molti altri si sentono sviliti, temono che questo servizio possa sminuire la loro professionalità, contestando il fatto che la salute non si affitta – afferma Tricarico - In realtà si può offrire un servizio di alto livello. Tra l’altro non solo si possono soddisfare le esigenze del cliente, che ad esempio può provare un occhiale con lenti multifocali non dovendo affrontare subito l’intera spesa, ma anche favorire l’ottico, che può scegliere su quali prodotti attivare il servizio, calibrando così i benefici e gli eventuali rischi di una mancata restituzione».
N.T.

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