Safilo, il 2014 sarà l’anno degli housebrand

E nell’ottantesimo anniversario della sua fondazione, l’azienda padovana «rinnova l’obiettivo di dare solidità e nuovo slancio a tutte le principali componenti di business in grado di garantire lo sviluppo duraturo e profittevole del Gruppo, a cominciare dai marchi di proprietà, dai principali mercati emergenti e dai canali distributivi a maggior potenziale di crescita, insieme allo sviluppo dei programmi dedicati al miglioramento dei processi aziendali e dei relativi sistemi informativi».
Nel 2013 il fatturato di Safilo è stato di 1,121 miliardi di euro (-1,9% a cambi costanti e -4,6% a cambi correnti). «Nel corso dell’intero esercizio, Safilo ha registrato una considerevole crescita del business organico che ha permesso di contrastare efficacemente i due temi dominanti dell’anno, l’impatto negativo dei cambi e l’uscita dei marchi in phase-out nel 2012 che avevano generato vendite particolarmente significative nel quarto trimestre 2012 – si legge nel comunicato - La performance del fatturato organico nei segmenti core degli occhiali da sole e delle montature da vista è risultata infatti a doppia cifra anche nel quarto trimestre, +12,8%, consolidando intorno al 12% il trend complessivo dell’anno». Nel fatturato organico, spiega la nota di Safilo, sono escluse le vendite dei marchi Armani non rinnovati a fine 2012 e le vendite Polaroid realizzate nel primo trimestre 2013; e la performance organica wholesale nei segmenti core degli occhiali da sole e delle montature da vista è espressa a cambi costanti. «Il fatturato annuo in Europa è risultato pari a 470,8 milioni di euro (+0,6% a cambi costanti e costante a cambi correnti), mentre è stata a doppia cifra la crescita delle vendite organiche – prosegue il comunicato -
L’utile industriale lordo è aumentato a 683,7 milioni di euro rispetto ai 679,7 milioni di euro del 2012, registrando un considerevole incremento della marginalità al 61% dal 57,8% dell’esercizio precedente. Il risultato operativo di Gruppo è stato penalizzato da oneri non ricorrenti, pari a 10,1 milioni di euro, derivanti per 6,2 milioni di euro dal piano di successione al vertice avvenuto a ottobre e per 3,9 milioni di euro da alcuni interventi di ristrutturazione sull’area Europa. Il risultato netto di pertinenza del Gruppo ha risentito, inoltre, di un accantonamento per rischi fiscali relativi a contenziosi aperti in Italia per gli anni che vanno dal 2007 al 2011, pari a 14 milioni di euro». Escludendo tali poste, quindi, l’utile operativo lordo adjusted ha raggiunto i 121,8 milioni di euro (+5,8). Il margine Ebitda adjusted si è, invece, portato al 10,9% delle vendite dal 9,8% del 2012. «Nel corso dell’intero esercizio gli oneri finanziari netti si sono sensibilmente ridotti, totalizzando nell’anno 22,6 milioni di euro rispetto ai 29,3 milioni di euro nel 2012 – vi si legge ancora - Nel 2013 si sono quasi dimezzati gli interessi passivi netti a carico del Gruppo, passati da 19,1 milioni di euro a 11,3 milioni di euro, grazie al definitivo rimborso del debito obbligazionario High Yield avvenuto a maggio». Safilo ha chiuso il 2013 con un risultato netto adjusted pari a 39 milioni di euro, in crescita del 50,7%.
«Siamo soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto nel 2013: la nostra priorità strategica è stata quella di crescere in modo organico andando a sostituire il più possibile le licenze Armani attraverso un ampio sviluppo del portafoglio marchi, focalizzandoci sulla redditività del nostro business e consolidando la struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo», commenta nella nota il nuovo amministratore delegato di Safilo, Luisa Delgado (nella foto).
(red.)
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