Roma, percorso tattile per disabili visivi

Il nuovo percorso hi-tech (nella foto) del Policlinico universitario Agostino Gemelli, voluto e realizzato dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, è lungo oltre 500 metri e consiste in un tracciato dotato di sensori che “parlano” con un bastone elettronico che comunica via bluetooth col cellulare del disabile. In pratica, come riportato dal sito del Corriere della Sera, grazie a frequenze radio, ogni sensore inserito nel pavimento consente al non vedente di ottenere, attraverso un auricolare, una serie di informazioni sul percorso che sta seguendo e di avere notizie in tempo reale sull’ambiente circostante attraverso una voce sintetica. Questo sistema è stato studiato per aiutare i disabili visivi a raggiungere autonomamente, una volta giunti all’ingresso della struttura ospedaliera, il Polo Nazionale per la riabilitazione visiva, un centro di ricerca per la prevenzione della cecità e la riabilitazione degli ipovedenti, che secondo l’Istat, in Italia sono circa un milione e mezzo, mentre i ciechi sono 362.000. «Il percorso tattilo-plantare è stato voluto e testato dai ciechi italiani: è un sistema che accresce l’autonomia dei non vedenti e degli ipovedenti e, nello stesso tempo, è un segnale forte per aumentare l’attenzione verso i disabili visivi - ha commentato Giuseppe Castronovo, presidente della IAPB Italia onlus - Ci auguriamo che non solo altri ospedali, ma anche le istituzioni promuovano maggiormente queste iniziative per facilitare la libertà di movimento dei disabili, abbattendo le barriere architettoniche. Si tratta di un segnale di grande civiltà per far crescere la società italiana».

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