Quando i sequestrati siamo noi

Mentre l’Italia tutela la propria produzione approvando, finalmente, la legge per la salvaguardia e la regolamentazione dell’etichettatura made in Italy, la Cina passa al contrattacco e ritira dalle boutique i capi delle griffe. Nella provincia del Zhejiang, ricca zona orientale del paese del Dragone, le autorità hanno fatto sequestrare capi d’abbigliamento e accessori di marchi quali Versace, Trussardi, Hermes, Dolce&Gabbana dai negozi e dai centri commerciali delle città di Hangzhou, Ningbo e Taishou. La motivazione del blitz, come riportato dal quotidiano China Daily, è la non osservanza della normativa riguardante gli standard qualitativi previsti per i beni di lusso. I test, commissionati dalla locale amministrazione per il commercio e l’industria, avrebbero rilevato che i prodotti erano realizzati con colori non sicuri e contenevano un elevato quantitativo di acidi e formaldeide.
A.I.

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