Piovella: tutelare il paziente, non la categoria

Il numero uno della Società oftalmologica italiana, che martedì a Roma inaugurerà il suo ottavo Congresso internazionale, ha ricordato che è molto meglio «creare una catena virtuosa per tutelare la salute del paziente anziché gli interessi di due categorie, quelle degli oculisti e degli ottici». Piovella (nella foto il secondo da sinistra, durante la conferenza stampa di presentazione del Congresso Soi) ha, perciò, ribadito il proprio no all’opportunità di «creare una nuova categoria concorrente», quale quella che potrebbe uscire dai lavori della Commissione ministeriale. «L’ideale, invece, è sostenere la figura dell’ortottista, che lavora in perfetta sinergia con l’oculista». Piovella ha aggiunto che alcune delle attività dell’ottico, come «fare la rifrazione, capire se e perché non si risolvono dei problemi visivi anche utilizzando le lenti giuste, può in certi casi aiutare l’oftalmologo a individuare forme di patologie asintomatiche».
A.M.

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