Ottica Crevalcore: dopo il terremoto del 2012, di nuovo “a casa”

«Rientrare nella nostra sede storica per me ha rappresentato il poter riprendere la quotidianità di prima, un ritorno alla normalità – commenta a b2eyes.com Federico Calamelli, titolare di Centro Ottico Crevalcore – Il cuore della nostra città ha bisogno di rivivere, e, mentre prima del terremoto c’era uno spopolamento delle attività commerciali in questa zona, dopo il sisma è iniziata una sua riqualificazione: hanno, infatti, aperto diversi nuovi negozi. Ovviamente si tratta di un paese “ferito”, non è che si possa pensare a livello economico di tornare esattamente come prima».
Il ritorno alla normalità per il punto vendita è avvenuto dopo una parentesi di circa tre anni e mezzo in cui l’attività ha dovuto spostarsi altrove. «Questo negozio ha sede a Crevalcore dal 1988 e io l’ho rilevato a gennaio 2012, ma sono stato qui pochi mesi perché, a causa della seconda forte scossa del 29 maggio di quell’anno, è divenuto inagibile – prosegue il professionista emiliano – Per fortuna non abbiamo perso tutta la merce, poiché lo stabile è stato pesantemente lesionato, ma non sono avvenuti crolli. Abbiamo invece perso tre mesi di lavoro, sino a che non abbiamo riaperto a fine agosto in un centro commerciale qui vicino, con un investimento significativo per adeguare il nuovo spazio, costruendo laboratorio e sala refrazione. Il passaggio però non ha avuto effetti eclatanti sulla nostra attività: il paese si è dimostrato molto unito e noi, essendo una realtà abbastanza storica, non abbiamo avuto particolari ripercussioni, i nostri clienti sono rimasti quelli e ci hanno seguito».
Il nuovo “vecchio” centro ottico, che ha una superficie di circa 50 metri quadrati e impiega due collaboratrici al fianco di Calamelli, è stato riaperto lo scorso gennaio con alcune innovazioni, ma mantenendo un senso di continuità con il passato. «È stato rifatto con una veste più moderna, apportando qualche cambiamento soft: abbiamo mantenuto gli arredi originali, ma ridipingendoli di bianco  (nella foto, l’interno) – spiega Calamelli - L’offerta è ampia e si rivolge a clienti con differenti capacità di spesa. Soprattutto in un paese come questo, dopo quanto è accaduto, bisogna dare una proposta a 360 gradi, anche tenendo in considerazione quello che la gente ha dovuto spendere per ricostruire le proprie case.  Cerchiamo comunque sempre di curare molto il cliente dal punto di vista dell’attenzione personale che gli dedichiamo». Il giorno dell’inaugurazione il centro ottico ha voluto festeggiare insieme alla propria clientela. «Abbiamo organizzato un rinfresco e invitato via sms tutti i nostri clienti storici – conclude Calamelli - Sono intervenute tante persone, che ci hanno dimostrato tutto il loro affetto e hanno avuto molto piacere del nostro rientro. Prima del terremoto il nostro era un po’ uno dei negozi simbolo di questo centro storico e perciò la riapertura è stata accolta con favore da chi vive qui da sempre e vuole che torni a pulsare. Una duplice dimostrazione di affetto, quindi, nei confronti nostri e della nostra città».
N.T.

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