Metodo MKH: ora le linee guida sono anche in italiano

L’incontro, nella continuità di proposte di corsi di approfondimento e specializzazione dell’istituto bolognese, ha rappresentato l’edizione zero, riservata agli studenti dell’ultimo anno del corso di Optometria, del seminario specialistico sulla sequenza optometrica di Haase, nota anche come metodo MKH: coordinato da Pietro Gheller, è stato tenuto da Pintus, che per la sede di Torino dello Zaccagnini è coordinatore del corso di Optometria.
«La prescrizione di lenti a soggetti con vizi refrattivi o problematiche visive in visione binoculare richiede l’esecuzione di una sequenza optometrica che prenda in considerazione il funzionamento motorio-percettivo-sensoriale del sistema visivo in condizioni binoculari – spiega una nota dell’istituto bolognese - La sequenza di Haase, o metodo MKH, consiste in una sequenza di test polarizzati nella quale la visione binoculare è controllata: avvalendosi del misurato dosaggio di stimoli fusionali presentati in modo crescente, si valutano e compensano le eventuali disfunzioni del sistema binoculare, anche se minime. Tramite la valutazione della foria associata, necessaria ad annullare la disparità di fissazione, il metodo consente di ottenere una precisa individualizzazione e compensazione dell'eventuale presenza di un disallineamento degli assi visivi in presenza di visione binoculare, individuare l’esatta posizione dell’immagine in condizione di visione binoculare singola e definire la prescrizione ottica binoculare più performante e confortevole per il singolo ametrope».
Il focus, accolto con vivo interesse dai partecipanti, ha rappresentato «il punto di avvio di un ciclo di seminari sul tema, che si terranno in tutta Italia, volti a consentire agli optometristi e agli studenti dell’istituto approfondimenti professionali che vanno oltre i programmi didattici e a mantenere aggiornate le loro competenze e professionalità» (nella foto Pintus con alcuni degli studenti che hanno partecipato al seminario).
(red.)
Formazione