Marcolin: il mercato italiano cresce del 20%

I ricavi realizzati dalla Marcolin al 30 settembre 2010 sono stati pari a 155,3 milioni di euro con un incremento di 24,4 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente (+18,6%). Le collezioni Tod’s, Hogan, John Galliano e Dsquared2 sono state ancora una volta trainanti. Il mercato interno ha mantenuto la quota del 20,7% sul volume d’affare complessivo del gruppo, ma ha fatto segnare +18,5% di vendite rispetto ai primi 9 mesi dell’anno precedente, il tasso di crescita più alto a eccezione di Far e Middle East. Da gennaio a settembre 2010 la marginalità dell’azienda di Longarone è fortemente migliorata grazie a una serie di fattori: la riduzione del costo del prodotto, quale effetto della maggiore attenzione ai costi e della maggiore efficienza ottenuta nelle fasi di lavoro; lo sviluppo e implementazione del nuovo sistema di pianificazione della domanda, con conseguente maggiore efficienza della gestione del magazzino e minore generazione di giacenze di prodotti; l’incremento delle vendite di prodotti relativi ai nuovi marchi commercializzati. L’utile netto è stato pari a 13,9 milioni di euro, rispetto a un valore di 4,4 milioni di euro ottenuto nei primi 9 mesi del 2009, rappresenta il 9% del fatturato (il 3,3% del fatturato al 30 settembre 2009) ed è più che triplicato rispetto al dato del medesimo periodo del precedente esercizio. La posizione finanziaria netta registra un consistente miglioramento, pari a 12,8 milioni di euro, rispetto al dato rilevato al 30 settembre 2009. Anche rispetto al 31 dicembre scorso, il miglioramento è considerevole, grazie soprattutto al flusso di cassa generato dalla gestione operativa. «Il Gruppo Marcolin sta cogliendo i risultati positivi del gran lavoro di riorganizzazione svolto negli ultimi anni – ha commentato Massimo Saracchi, amministratore delegato e direttore generale di Marcolin (nella foto) - Il 2010 sarà per noi un anno record, il migliore di tutta la nostra storia, sia in termini di fatturato sia, soprattutto, di utile. Anche le prime proiezioni per l’anno 2011 sembrano molto promettenti».
A.M.

Fashion