«Assopto Federottica Cuneo prevede tra i suoi compiti istituzionali anche quello di vigilanza sul territorio, imprescindibilmente collegato alla buona volontà dei colleghi – spiega a b2eyes.com Bruno Maestrelli (nella foto), presidente dell’associazione territoriale – Ad esempio, passeggiando per un mercato si possono notare cose che non funzionano: si può così effettuare una segnalazione alle autorità competenti che intervengono proprio come nel caso del 15 settembre, quando sono stati sequestrati in un’area mercatale di Cuneo duecento premontati non a norma, con diottria +4».
Assopto Federottica Cuneo compie questo tipo di attività sia a tutela del consumatore finale sia della categoria stessa, poiché il commercio illecito è inteso come concorrenza sleale. «A monte c’è un incontro, avvenuto circa un anno fa, con il comandante della Polizia municipale di Cuneo, Stefania Bosio, che ha dato la propria disponibilità a collaborare con la nostra associazione», aggiunge il professionista piemontese.
Anche a inizio settembre si è verificato un intervento simile. «In quel caso la Polizia locale di Vicoforte, presso Mondovì, in provincia di Cuneo, secondo quanto mi risulta, ha fatto sgomberare la bancarella su cui era esposta della merce non a norma», racconta Maestrelli. L’azione di Assopto Federottica Cuneo non si limita alle aree mercatali. «Siamo intervenuti anche presso un negozio di articoli sportivi che vendeva occhialini da piscina e maschere graduati – dice il presidente – A titolo informativo, abbiamo segnalato agli esercenti che la vendita non era lecita, ottenendo un ottimo riscontro».
Maestrelli è convinto che, oltre al controllo sul territorio, dovrebbero essere combattuti pure i grandi depositi, dove vengono stoccati i prodotti non a norma. «In collaborazione con la Camera di Commercio locale abbiamo intenzione di portare avanti un’azione di vigilanza sul mercato, anche per quello che riguarda gli occhiali da sole – spiega ancora Maestrelli – Il passo successivo sarà, con l’aiuto delle autorità competenti, andare a colpire i siti che riforniscono di prodotti illegali, ossia le organizzazioni che lucrano su questo tipo di attività che la legge non permette».
F.T.