Le Lac possono essere complementari agli occhiali

«Eppure su questi potenziali clienti non viene meno la predisposizione all’acquisto anche degli occhiali», ha spiegato ieri mattina al Centro Congressi Lingotto (nella foto), Nick Atkins, contattologo e consulente marketing. Gli ottici, quindi, non devono vedere più i due segmenti merceologici come un’alternativa di business, ma sempre più integrati nel loro negozio: da qui il suggerimento di Dennis Reid, ex atleta e ora esperto di retail performance, sull’opportunità di prevedere uno spazio apposito dedicato alla contattologia all’interno dei vari punti vendita.
Un altro modo per incrementare l’utilizzo delle Lac rimane la cosiddetta compliance. Sulla necessità di un corretto uso delle lenti a contatto si è soffermato il ricercatore Lyndon Jones, mentre Simona Luraghi, responsabile marketing di Ciba Vision, lo ha definito anche un fattore di riduzione del drop out. «Inoltre sono incoraggianti i dati sul mercato interno – ha detto Luraghi – Nel primo semestre 2009 il valore delle Lac in Italia è aumentato di oltre il 12% rispetto allo stesso periodo del 2008, in contrapposizione al -8,7% del mercato dell’ottica nel suo complesso e alla media europea delle vendite di lenti a contatto, cresciute sì ma solo del 2,5%».
Insomma, margini di ulteriore sviluppo per gli ottici in questo comparto ce ne sono ancora, benché non vadano dimenticati alcuni importanti fattori interni al proprio team di lavoro, come la ricerca delle risorse vincenti in periodi di crisi per scatenare energia positiva e la comunicazione e fiducia verso i collaboratori da parte dell’imprenditore ottico: lo ha ricordato Laura Quintarelli, coinvolgendo tutti i circa 300 ottici presenti al convegno e dando voce con un video a uno che di gestione di gruppo se ne intende, Alex Finelli, uno dei migliori allenatori di basket oggi presenti in Italia.
A.M.

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