La presbiopia si risolverà con l’ortocheratologia?

Con l’aumentare delle aspettative di vita, nei paesi industrializzati i presbiti sono sempre più numerosi, attivi e giovanili e quindi cresce in modo vertiginoso la richiesta di metodi di trattamento e compensazione alternativi all’occhiale: secondo gli esperti, quindi, la presbiopia si prepara a essere la grande sfida e la grande opportunità dell’oftalmologia e dell’optometria nei prossimi anni. L’International Society of Presbyopia (ISOP) raduna un gruppo di oftalmologi, fisici, studiosi di scienze della visione e optometristi, uniti dallo specifico interesse di sostenere la ricerca, l’educazione e la qualità della pratica clinica nel trattamento e nella compensazione della presbiopia. Il congresso Presbyopia International è un momento focale nella vita dell’associazione, perché permette di intavolare una discussione interdisciplinare sui temi della biofisica dell’accomodazione, aberrazioni della visione, aspetti psicofisici della presbiopia, lenti a contatto, occhiali, chirurgia refrattiva e implantologia.
Il premio per la migliore relazione del convegno di settembre a Barcellona è andato ad Adrian Glasser, uno dei massimi esperti nel campo della ricerca sulla fisiopatologia dell'accomodazione, docente del College of Optometry dell’Università di Houston. Per quanto riguarda la sessione dedicata alle lenti a contatto, Antonio Calossi, optometrista di Certaldo (Firenze), docente di contattologia nel corso di laurea in Ottica e Optometria dell’Università di Torino, ha portato la propria esperienza nel trattamento della presbiopia in soggetti selezionati, mediante l’applicazione di lenti Esa per ortocheratologia notturna. Le caratteristiche e prestazioni delle lenti a contatto progressive sono state illustrate da Elena García Rubio, optometrista di Madrid. Helmut Binder, oftalmologo tedesco, ha invece presentato un affascinante, quanto avveniristico progetto di lenti a contatto accomodative, basato sulle più sofisticate nanotecnologie: i progressi in questo campo sono talmente rapidi che quanto sembra fantascienza oggi potrebbe diventare attuabile nei tempi più brevi.
(red.)

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