L’ottico sostituirà l’oculista?

Nei giorni scorsi la Società Oftalmologica Italiana ha denunciato i lavori della Commissione all’interno del Consiglio Superiore di Sanità: secondo la Soi, vorrebbe equiparare la professione degli ottici a quella degli oculisti e tra meno di un mese questo potrebbe essere già realtà in Italia, con «una sanatoria che, di fatto, riconoscerebbe a tutti gli ex foto-ottici italiani il diritto di eseguire misurazioni e prescrivere lenti e occhiali correttivi della vista». Secondo Federottica si tratta di «affermazioni lesive e diffamatorie»: organismo che rappresenta i centri ottici nazionali ha dato «mandato al proprio studio legale affinché dia corso a tutte le opportune e necessarie azioni avanti le competenti autorità, anche in sede penale».
Nessuna controreplica, al momento, da parte dell’associazione degli oculisti, che dal 20 al 23 maggio si ritroveranno a Roma per il 7° congresso internazionale Soi. «Siamo favorevoli all’istituzione della figura sanitaria dell’optometrista, purché si renda obbligatorio un adeguato ciclo di studi e l’attività di prescrizione propria dell’optometrista sia rigidamente separata dalla vendita, competenza esclusiva dell’ottico – si legge nell’ultimo Notiziario Soi – Il rischio nella determinazione del profilo è che unificando le voci “ottico optometrista” si sancisca il riconoscimento di esercitare una professione sanitaria ai 28 mila ottici italiani, che, di fatto, otterrebbero l’equipollenza con i tecnici optometristi, mentre solo 300-400 ottici dell’intera categoria avrebbero i requisiti professionali per praticare la professione di optometrista».
A.M.

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